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Storia del gioco d’azzardo nelle Marche e in Italia

3' di lettura Senigallia 27/02/2023 - Il cosiddetto gambling ha origini lontanissime nel tempo. Parliamo di tanti secoli fa, con tracce riferite a scommesse e giochi con dadi riscontrabili nell’antichità in Egitto e in Cina. Anche i Romani provavano piacere e interesse in tipologie ludiche di scommessa, abitudine che si è poi evoluta ed estesa nel tempo, sino all’esplosione delle odierne piattaforme online.

Dall’illegalità al riconoscimento

Se un tempo in Italia si giocava, e anche spesso, lo si faceva perlopiù di nascosto, in quanto era considerata un’attività illecita. Prima furono le classi nobiliari a introdurre il gioco come fonte di socialità e divertimento privato, poi la consuetudine si estese al ceto borghese, sino a penetrare un po’ alla volta anche nell’immaginario delle classi meno abbienti. Il gioco d’azzardo era però visto come una pratica non lecita e pericolosa per la morale comune, tant’è che solo nel 1638 fu autorizzata in Italia l’apertura del primo vero casinò, a Venezia. Da lì in poi la ricezione legislativa rimase ancora a dir poco guardinga, sostanzialmente mirata a impedire qualsiasi forma di gioco, al di fuori delle pochissime sale e società che operavano secondo concessione dello Stato. Solo nel ventesimo secolo videro la luce altri casinò in territorio nazionale (Sanremo, Campione d’Italia, Saint Vincent), e solo in tempi recenti si è iniziato a vedere il gambling come possibile fonte di ricavo anche per le casse statali.

Le Marche non fanno eccezione: anche a Senigallia e nel resto della regione c’era la passione per il gioco, ma a meno di trasferimenti piuttosto costosi verso le località sopracitate o all’estero, non c’erano soluzioni pratiche e legalizzate. Bisogna arrivare fino al 1992 per notare un graduale ma concreto allentamento delle stringenti regole che impedivano la diffusione dell’attività di gioco, allentamento avvenuto in un periodo di crisi economica in cui le autorità individuarono in questo settore un’occasione di sviluppo e supporto.

Oggi chi vuole dedicarsi a un’attività ludica online nelle Marche ha davanti a sé una gamma di scelte realmente ampia e stratificata, come si può notare in questa recensione che racchiude alcuni tra i tanti casinò web di recente introduzione. La storia del gambling in Italia ha attraversato varie fasi, si è dovuta scontrare con tanti impedimenti, ma pare ora aver trovato una certa stabilità, ben radicata nel presente e con un occhio sempre proiettato verso il futuro.

Nuove tecnologie e fruizione online

Nel 2006 una legge consente a operatori stranieri di introdursi nel mercato italiano, mentre nel 2011 viene definitivamente liberalizzato il gioco online. Per i marchigiani e in generale per tutti gli italiani diminuiscono così sensibilmente i problemi legati a come e dove trovare opportunità di gioco, anche se ciò dà vita a una certa confusione, nella quale emergono operatori inaffidabili e disonesti. Il caos viene riportato sotto controllo grazie all’accrescimento del ruolo di organismi (l’ADM) il cui compito è proprio assicurare un’attività di gioco equa e regolare, attraverso concessioni di licenze destinate solo a piattaforme che possano garantire qualità specifiche in rapporto a tecnologie, correttezza dei giochi, transazioni finanziarie e protezione dei dati degli utenti.






Questo è un articolo pubblicato il 27-02-2023 alle 11:29 sul giornale del 27 febbraio 2023 - 122 letture

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