Processo per la gestione della piscina delle Saline: reato prescritto per Mangialardi e gli ex assessori Memè e Bucari

1' di lettura Senigallia 24/02/2023 - Fine del processo per l'ex sindaco Maurizio Mangialardi, l'ex vice sindaco Maurizio Memè e l'ex assessore Simonetta Bucari, imputati nel procedimento legato alla gestione della piscina delle Saline.

Per tutti e tre il collegio penale, presieduto dalla giudice Francesca Grassi, si è pronunciato con il non luogo a procedere per sopraggiunta prescrizione. L'accusa era quella di abuso di ufficio. Nel mirino della Procura era finita (a seguito di un esposto presentato dall'ex consigliere di minoranza Giorgio Sartini) una delibera con cui nel luglio 2015 la Giunta comunale aveva prorogato la gestione degli impianti delle Saline alla Uisp "anzichè indire una procedura con evidenza pubblica".

Un procedimento che si era andato via sgonfiando a partire già dal novembre 2021 quando erano stati assolti perchè il reato non sussiste altri tre ex assessori della giunta mangialardi, ossia Chantal Bomprezzi, Gennaro Campanile e Enzo Monachesi, che avevano optato per il rito abbreviato. Il processo continuerà solo per due membri della Uisp, Massimo Tesei, allora responsabile organizzativo del comitato di Senigallia, e Giorgio Gregorini, ex presidente territoriale. Per loro l’accusa è di truffa aggravata per aver inviato "un rendiconto mendace dell’attività della piscina, difforme dal bilancio effettivo, inducendo in errore i funzionari comunali sui reali utili ottenuti".

Mangialardi, difeso dagli avvocati Marina Magistrelli e Monica Clementi, aveva sempre difeso “le scelte fatte nel 2015, dettate dal buon senso e dalla volontà di non penalizzare ancora di più una comunità che stava lentamente riprendendosi dal dramma dell’alluvione”.

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