Stefano Canti (PD): “Perché il 26 febbraio alle primarie aperte voterò Michela Bellomaria"

2' di lettura Senigallia 18/02/2023 - Il 26 febbraio il popolo democratico sarà chiamato a votare alle primarie aperte per la scelta del segretario nazionale e regionale.

Le primarie questa volta costituiscono una grande sfida per tutto il centro-sinistra della regione Marche e questo è uno dei motivi principali per cui voterò Michela Bellomaria: una persona a servizio della comunità per la sua storia personale che si è messa a disposizione del partito democratico per ricucire i legami personali e territoriali con grande generosità. Michela Bellomaria rappresenta una grande novità per il PD e la sua freschezza è necessaria per tornare di nuovo fra le persone, parlando il loro linguaggio, comprendendo le loro esperienze e problemi della vita di tutti i giorni. Tutto questo manca da diverso tempo e i risultati elettorali del PD lo hanno certificato.

Michela, vice-sindaco di Cerreto d’Esi con deleghe ai servizi sociali, alla ricostruzione post-sisma e protezione civile, ha dimostrato già nel suo programma e in questi giorni in cui percorre Km nelle Marche da nord a sud, da est a ovest, incontrando ogni persona e categoria sociale presente nel nostro territorio che è possibile ricostruire un legame di fiducia fondamentale per unire e allargare il campo. La nostra gente è stanca di inutili divisioni interne, abbiamo invece bisogno di ripartire da persone come Michela Bellomaria che con grande impegno e competenza si mettono a disposizione ricostruendo una squadra finalmente consapevole di giocare con la stessa maglia.

Il 26 febbraio alle primarie aperte (non è necessario essere iscritti al PD) voterò Michela Bellomaria e invito tutti a partecipare perché la storia della sinistra è una storia collettiva, di solidarietà e di una grande comunità che si riconosce nei valori democratici e progressisti quali il lavoro, la sanità pubblica, la giustizia sociale e l’ambiente. È Michela Bellomaria la persona giusta per riunire e ricostituire un soggetto politico veramente aperto e inclusivo nei fatti e non solo a parole.