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Sergio Leveque è campione del mondo di Chessboxing, la vittoria dedicata a Luca Bergamaschi

3' di lettura Senigallia 10/02/2023 - Voleva arrivare un giorno ad essere il campione del mondo di Chessboxing e ora a reliazzare il sogno che era di Luca Bergamaschi, il giovane 18enne morto in un incidente in sella alla sua moto a Ostra e promessa delle arti marziali, è stato il suo coach.

Il coach Sergio Leveque, allenatore anche di Luca, è diventato campione del mondo dei pesi massimi di Chessboxing. A Parigi il 3 febbraio si è svolta la più grande manifestazione sportiva di Chessboxing per pesi massimi (120 kg), denominata “Intellectual Fight Club”, evento al top della gamma francese. Sul ring, per il match finale, di fronte ad un pubblico caldo e entusiasta, che ovviamente faceva il tifo per il connazionale Jamel Hennous, già Campione del mondo nel 2019, si è svolto il combattimento con Sergio Levaque, che senza timori, al limite delle 11 riprese, con un gancio destro ha messo fine all’incontro. Alzando la medaglia Sergio ha voluto dedicata al vittora a Luca.

La mamma di Luca ha scritto una lettera, a nome del figlio, interpretando quelle che sarebbero state le parole che Luca avrebbe voluto dire al suo coach.

“Lo sapevo che, il Coach Sergio Leveque un giorno sarebbe arrivato in alto, lo conosco, sono cresciuto con lui. So quanto ha faticato. Ha dedicato anima e corpo a questa disciplina, a noi. Nella nostra palestra, Stronghold MMA SENIGALLIA, ci alleniamo un giorno si ed altro pure, tutti insieme, portando avanti il nostro motto: “disciplina e allenamento”. Io ho sempre sognato alla grande, sognavo, un giorno, di diventare un campione, sognavo…ma il destino beffardo, sul più bello mi taglia le ali, e sul più bello fa finire tutto. Quel sogno per me, Luca oramai è diventato irraggiungibile… Mi sbagliavo di grosso però, perché “The Phoenix” così che chiamiamo in palestra, SERGIO LEVEQUE, il mio Coach ha fatto di tutto, ed è riuscito a farmi esaudire quel sogno. Io ero sempre accanto al mio coach in ogni gara, in ogni lotta. Ero con lui. Ero con lui, anche a un mese dalla mia partenza; a giugno 2022 ha fatto vedere di che pasta fosse, vincendo i Campionati Italiani di MMA dedicandomi la vittoria. Inoltre, ero con lui, anche a ottobre 2022 dove ha partecipato agli campionati Europei, e dove si è posizionato al secondo posto, ricevendo così la medaglia d’argento. Ero là, sul ring, a Parigi con il mio Coach, anche ora che ha ricevuto la giusta ricompensa per tanta dedizione. Essere presente, in un combattimento tra due campioni, è già da per se bellissimo ed emozionante, ma il mio Coach mi ha regalato il più bel regalo che potessi mai più ricevere: “The Phoenix” ha vinto, è salito sul tetto del mondo e con lui anch’io. Prima di ricevere la corona, la sua prima parola al microfono è stato il mio nome, lo urlato a squarcia gola più volte così che io lo potessi sentire fin qua su sopra le nuvole, ma io ero accanto a lui… Ero con il mio coach. Grazie Coach per il tuo gesto che non ha prezzo sia per me, che per i miei genitori e le mie sorelle. Grazie coach che tieni viva la mia memoria. Grazie coach per quella splendido persona che sei. Sei il mio campione Sergione, e scusa sai che sono un po' vanitoso e mi sto pavoneggiando con tutti quassù, ma sono fiero di essere stato un tuo allievo. Ti porterò nell’anima per eternità Coach, come tu mi porti nel tuo cuore. Ti sarò sempre accanto “bestia". Ti Voglio bene.
Luca Gjergji Bergamaschi alias Luchino".









Questo è un articolo pubblicato il 10-02-2023 alle 18:00 sul giornale del 11 febbraio 2023 - 740 letture

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