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Il binomio tra danza e Alessandro Macario: ‘’È un’arte meravigliosa. Un giorno vorrei trasmetterla’’

3' di lettura Senigallia 04/02/2023 - Vivere Senigallia prosegue gli incontri con i protagonisti del mondo sportivo. Quest’oggi abbiamo incontrato Alessandro Macario, noto ballerino di fama nazionale, marito di Anbeta Toromani (che avevamo avuto il piacere di intervistare lo scorso anno). La scorsa settimana si è esibito a Senigallia, è spesso partecipe nei migliori e più importanti teatri italiani e ha preso parte a numerose tournée nel mondo. Ci racconta la sua passione per la danza e i suoi obiettivi per il futuro.

Quando e come nasce la tua passione per la danza?

La mia passione si è alimentata piano piano, ho iniziato a studiare danza perché avevo un problema fisico e poi nel corso degli anni mi sono appassionato e ancora oggi mi appassiono a studiare e ricercare sensazioni nuove.

Qual è l’episodio più bello legato a questa disciplina che ricordi con maggior piacere e vorresti raccontarci?

Episodi belli ce ne sono diversi… sicuramente uno dei più emozionanti è stato l’incontro con Elisabetta Terabust, grandissima artista che ha fatto storia nella danza. È stata un faro per me, devo tutto a lei.

Sei entrato a far parte della scuola di ballo del Teatro Di San Carlo a dieci anni e hai conseguito il diploma sotto la guida di Anna Razzi nel 1998. Ti sei esibito alla Scala in numerosi balletti, partecipato ad altrettante numerose tournée e hai vinto il premio Positano che ti è stato conferito dal Prof. Alberto Testa. Quanta la gratificazione personale per questi ambiziosi traguardi, quanta la voglia di migliorarti ancora?

Sono molto grato per quello che ho ricevuto e sono fiero di me per come l’ho ottenuto, la voglia di migliorarmi fa parte del mio carattere, è una continua sfida con me stesso.

Quali sono a tuo avviso le caratteristiche che un ballerino o una ballerina necessita maggiormente per praticare al meglio questa disciplina?

Oltre alle doti fisiche ovviamente, ci vuole molta intelligenza secondo me per studiarsi in profondità e sentire il proprio corpo in modo più cosciente, lo studio profondo di se stessi può portare avanti nel tempo acquisendo sempre più consapevolezza di quest’arte meravigliosa.

Recentemente ti sei esibito nella nostra città al Teatro La Fenice in uno spettacolo di danza: raccontaci questa esperienza. Non è la prima volta che vieni a Senigallia, come ti trovi in questa località?

Sono stato altre volte a Senigallia, di cui il più delle volte alla palestra ‘’Nirvana’’, trovo che sia una città molto viva, pulita e ospitale, sono sempre stato molto bene.

Obiettivi e ambizioni per il futuro?

Per il futuro non so, sono abituato per cause di forza maggiore a pensare più al presente. Mi piacerebbe tanto un giorno poter lavorare con giovani ballerini e trasmettere loro sensazioni ed esperienza accumulata in questi anni di carriera.








Questa è un'intervista pubblicata il 04-02-2023 alle 12:11 sul giornale del 06 febbraio 2023 - 394 letture

In questo articolo si parla di sport, intervista, edoardo diamantini

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