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Sabato 27° presidio per la pace subito

bandiera della pace 1' di lettura Senigallia 05/01/2023 - Rifiutata la tregua tra il Natale cattolico e quello ortodosso (7 gennaio), i contendenti durante le festività hanno incrementato gli attacchi per dimostrare all’avversario, semmai ce ne fosse stato bisogno, che fanno sul serio, che non hanno problemi di esaurimento delle scorte di armi, che intendono combattere per l’annientamento del nemico, fino alla vittoria.

Così i cieli si sono illuminati non per i festeggiamenti ma per bombe e missili lanciati da una parte all’altra del fronte. I russi hanno bombardato nuovamente Kiev e altre grandi città, mentre gli ucraini hanno risposto con il bombardamento nella regione di Donetsk.

La guerra, le stragi di civili e pure di migliaia giovani soldati costretti alla guerra, le devastazioni dell’ambiente e delle infrastrutture, vanno fermate smettendo di alimentarle, mettendo da parte interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere.

Dopo quasi un anno di conflitto, chi può dire che qualcosa sia migliorato o che siano stati compiuti passi in avanti verso la soluzione delle tensioni?

Ripetiamolo con forza: il negoziato resta l’unica via di uscita dal vicolo cieco imboccato dalle potenze nucleari.

PAROLE E MUSICA CONTRO LA GUERRA

CON GABRIELE CARBONARI, MUSICISTA

1. PER L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA

2. CONTRO L’INVIO DI ARMI E CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI

3. PER UN’AZIONE DIPLOMATICA CONCRETA DEL GOVERNO ITALIANO AL FINE DI PROMUOVERE NEGOZIATI DI PACE

4. PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA A TUTTI I PROFUGHI






Questo è un articolo pubblicato il 05-01-2023 alle 11:25 sul giornale del 07 gennaio 2023 - 306 letture

In questo articolo si parla di pace, politica, articolo

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