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‘’Espiazione Juve’’, la caduta e rinascita della Juventus dalle parole di Alex Campanelli

5' di lettura Senigallia 07/10/2022 - Vivere Senigallia intervista Alex Campanelli, autore del libro ‘’Espiazione Juve’’ e firma di alcune testate e blog online. Questo libro mira a raccontare il quinquennio più buio della Juventus F.C., da quella che nel 2006 fu una triste pagina sportiva, lo scandalo di Calciopoli, alla rinascita della stagione 2011/2012 illustrandoci il testo e le sue sensazioni sulla vicenda.

Quando e come nasce la tua passione per il calcio? E quella per la Juventus?

A differenza di molti miei coetanei, la mia passione sia per il calcio visto in tv che per quello (a cinque) giocato nasce relativamente tardi, alle scuole medie. Ad influenzarmi nella scelta della mia squadra del cuore sono stati probabilmente i miei cugini, uniti all’ammirazione che ho sempre provato per la figura di Alessandro Del Piero, nata ancor prima di seguire assiduamente questo sport.

Come è nata l’ispirazione per lo scrivere il seguente libro? E che ricordi hai a livello psicologico ed emotivo delle vicissitudini riguardanti lo scandalo di Calciopoli del 2006?

L’idea nasce insieme all’editore, col quale avevo già collaborato per altri progetti non strettamente miei: eravamo alla ricerca di un periodo della storia bianconera che non fosse mai stato trattato approfonditamente e abbiamo realizzato che, pur abbondando di libri relativi a Calciopoli, la scena letteraria era sin qui priva di un testo che analizzasse il periodo immediatamente successivo la retrocessione in Serie B. Per quando riguarda il 2006, per il ragazzino di terza media qual ero non era facile capire come la sua squadra potesse fornire alle nazionali campione e vicecampione del mondo molti calciatori, e nel contempo retrocedere in Serie B a causa di un non chiaro illecito sportivo che gettava un’ombra sulla legittimità delle sue vittorie.

Perché suggeriresti la lettura del testo?

Per riscoprire le storie dei protagonisti di quegli anni, dai campioni come Del Piero e Nedved, a giocatori importanti ma meno incensati come Cristiano Zanetti e Legrottaglie, fino ad antieroi quali Boumsong e Felipe Melo. Per rianalizzare, con un occhio rivolto al passato e l’altro al presente, un periodo che può allo stesso tempo sembrare lontano e vicino, cercando di comprendere i motivi che stavano dietro a determinate scelte, anche grazie ai tanti retroscena emersi di recente relativamente agli attori principali dell’epoca. Per emozionarsi davanti a partite storiche come Real Madrid – Juventus al Bernabeu, il primo derby d’Italia post retrocessione o Roma – Juventus con doppietta di Diego, ma anche per ricordare amaramente débâcle clamorose come i 4-1 contro Fulham e Parma.

Parlando invece in un contesto sportivo, la vicenda di 16 anni fa colpì sotto molti aspetti la società della Juventus (anche se lo scandalo riguardò anche altre società professionistiche, dirigenti e organi calcistici italiani) la quale non solo subì un danno importante a livello di rinomanza, ma ciò portò a una dirigenza poi completamente rinnovata, lo stesso discorso vale anche per numerosi giocatori bianconeri, situazione che poi, dopo annate altalenanti, a partire dalla stagione 2011/2012 ha visto la Juventus vincere ben 9 scudetti consecutivi, oltre le due finali di Champions League e altri numerosi trofei, da ’’spettatore’’ come ci descriveresti tutto ciò? Quali sono le componenti principali a tuo avviso che hanno reso possibile questo?

Il termine “espiazione” del titolo vuole veicolare l’idea di percorso, di purificazione, delle forche caudine attraverso le quali la Juventus è dovuta passare prima di ritornare grande. Il cammino della società bianconera non è stato agevole né tantomeno lineare, al contrario è stato caratterizzato da saliscendi e cortocircuiti che non lasciavano tranquilli noi tifosi. Le chiavi per il ritorno alla vittoria sono state certamente l’avvento di Andrea Agnelli e le sue scelte: due uomini di calcio come Marotta e Paratici alla guida di società, uno juventino affamato di vittorie in panchina come Antonio Conte, il giusto mix tra calciatori esperti in cerca di riscatto e giovani e talenti inespressi alla ricerca del definitivo salto di qualità. Dietro ai 9 scudetti consecutivi, un numero irreale per il calcio italiano, ci sono programmazione, competenza, unità di intenti e capacità di mettere gli uomini giusti al posto giusto al momento giusto. Nel momento in cui si è iniziato a pensare al presente più che al futuro, ad avere la presunzione di poter sostituire con facilità determinati protagonisti, e a non mettere il campo e il lavoro sul campo in primo piano, è iniziato il lento declino che stiamo ad oggi ancora vivendo. Vivere in un’epoca simile è stata ovviamente un’esperienza bellissima per i tifosi, anche se la mancata ciliegina sulla torta di nome Champions League ha impedito e impedisce tuttora agli juventini di sentirsi completamente appagati.

Proprio recentemente è arrivata la notizia che la società bianconera ha presentato un nuovo ricorso davanti al Tar del Lazio, l’udienza è fissata per il prossimo 18 ottobre, vorresti darci un parere sul come potrebbe finire questa vicenda?

Ho onestamente smesso quasi del tutto di seguire le vicende giudiziarie legate a Calciopoli, pur ritenendo quanto accaduto alla Juventus un vero e proprio sopruso, al quale peraltro la società si è prestata senza colpo ferire, decidendo di non difendersi in alcun modo. Col tempo ho perso interesse per tutto quello che sta al di fuori del rettangolo di gioco, divenendo consapevole del fatto che a parlare in questo sport è soprattutto il campo: quella Juventus ha dimostrato sul campo quanto valeva, e non ho bisogno del riconoscimento della Figc o di altri enti per constatare la legittimità di quei trionfi.

Obiettivi e ambizioni per il futuro?

Dovrei partecipare alla riedizione di un libro su Gianluigi Buffon, nel frattempo spero che ‘’Espiazione Juve’’ possa raggiungere più persone possibile. Mi piacerebbe scrivere qualcosa sul calcio internazionale, altra mia grande passione, ma sono davvero disposto a valutare qualsiasi proposta editoriale.








Questa è un'intervista pubblicata il 07-10-2022 alle 11:30 sul giornale del 08 ottobre 2022 - 820 letture

In questo articolo si parla di sport, intervista, edoardo diamantini

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