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Sicurezza sul lavoro: tutto quello che c’è da sapere sul preposto

4' di lettura Senigallia 25/04/2022 - Chi è e che cosa fa il preposto? Il D. Lgs. n. 81 del 2008 al comma 1 lettera e dell’articolo 2 identifica questo soggetto come colui che sovrintende all’attività lavorativa sulla base delle proprie competenze professionali e secondo i limiti dei poteri di tipo funzionale e gerarchico correlati alle caratteristiche della mansione che gli è stata conferita.

Compito del preposto è anche quello di assicurare che le direttive ricevute vengano messe in atto e verificare che i lavoratori le eseguano in maniera corretta; egli esercita anche un potere di iniziativa funzionale.

Chi sceglie il preposto

È il datore di lavoro a scegliere e a nominare il preposto. In base al D. Lgs. n. 81 del 2008, articolo 299, le posizioni di garanzia riguardano anche coloro che in concreto esercitano i poteri giuridici relativi alla figura del preposto anche se non hanno ricevuto una regolare investitura. Lo stesso decreto, all’articolo 19, identifica gli obblighi dei preposti, i quali hanno il compito di controllare che i singoli lavoratori osservino gli obblighi di legge e le disposizioni aziendali per ciò che concerne la sicurezza e la salute sul lavoro, anche per ciò che riguarda l’impiego dei dispositivi di protezione individuale e dei mezzi di protezione collettivi di cui dispongono. Nel caso in cui i preposti rilevino una persistente inosservanza degli obblighi in questione da parte di uno o più lavoratori, è loro compito informare in merito i diretti superiori.

Che cosa fa un preposto

A meno che non vi siano eccezioni che devono essere opportunamente motivate, i preposti non possono chiedere ai lavoratori di lavorare o comunque svolgere la propria attività in una situazione in cui è presente un pericolo immediato e grave. Essi, inoltre, devono controllare che l’accesso alle zone di esposizione a un grave rischio sia permesso unicamente ai lavoratori che hanno ricevuto istruzioni ad hoc. È sempre compito del preposto informare, nel più breve tempo possibile, dell’esistenza di pericoli immediati e gravi, mettendo i lavoratori a conoscenza delle precauzioni che sono state adottate o che devono essere adottate in tema di protezione.

Le altre mansioni del preposto

Il preposto, ancora, è tenuto a richiedere ai lavoratori il rispetto delle misure finalizzate a controllare le situazioni di rischio nelle emergenze e a fornire istruzioni in modo che i lavoratori lascino la zona di pericolo o il posto di lavoro in presenza di un pericolo inevitabile, immediato e grave. Infine, ogni preposto deve frequentare uno specifico corso preposto. Qualora riscontri delle mancanze nei dispositivi di protezione individuale, nelle attrezzature di lavoro e nei mezzi, il preposto ha l’obbligo di segnalarle al dirigente o al datore di lavoro in maniera tempestiva; lo stesso dicasi per tutte le condizioni di pericolo che si concretizzano nel lavoro.

I corsi per preposti di Progetto81

I datori di lavoro che intendono garantire ai preposti una formazione adeguata hanno la possibilità di rivolgersi a Progetto81 per vedere soddisfatte le proprie esigenze. Lo staff di questa società ha una lunga esperienza alle spalle ed è sempre aggiornata a proposito delle novità legislative in modo da garantire un servizio su misura e di qualità elevata per datori di lavoro e imprese di tutti i settori ATECO. Le sedi di Progetto81 si trovano a Roma, a Milano e a Catania; l’azienda, in ogni caso, svolge la propria attività, attraverso un network di partner convenzionati, in tutta Italia, garantendo un supporto continuo per il conseguimento di tutti gli obiettivi prestabiliti.

La formazione

I preposti devono ricevere una formazione specifica e appropriata a cura del datore di lavoro, secondo le prescrizioni dell’articolo 37 del D. Lgs. n. 81 del 2008; inoltre, devono poter fruire di un aggiornamento costante, riguardante le mansioni che spettano loro, per ciò che riguarda la sicurezza e la salute sul lavoro. I contenuti della formazione riguardano la valutazione dei rischi, i più importanti soggetti coinvolti e i loro obblighi, i fattori di rischio (definizione e identificazione) e le misure di protezione e prevenzione dal punto di vista procedurale, organizzativo e tecnico. I corsi di formazione hanno una durata di 8 ore, mentre quelli di aggiornamento – che devono essere effettuati una volta ogni 5 anni – hanno una durata di 6 ore.






Questo è un articolo pubblicato il 25-04-2022 alle 10:27 sul giornale del 23 aprile 2022 - 300 letture

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