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L’impresa della velista Giorgia Della Valle: “Volevamo tornare a casa da campioni del mondo e ci siamo riusciti”

6' di lettura Senigallia 03/09/2021 - Vivere Senigallia prosegue gli incontri con i protagonisti ‘’di casa nostra’’ di tante attività sportive. Quest’oggi abbiamo incontrato Giorgia Della Valle, giovane velista (classe 2002), ha recentemente vinto il titolo mondiale Under 21 2021 del singolo olimpico femminile ILCA 6 in Polonia. Con grande entusiasmo e commozione ci racconta il suo percorso e il suo successo.

Quando e come nasce la tua passione per la Vela?

Nasce nell’estate del 2012, quando avevo 10 anni e Mattia Ferretti, che era l’allenatore del Club Nautico di Senigallia, mi ha convinta ad iscrivermi ai corsi di scuola vela al Club Nautico di Senigallia. Mi sono appassionata fin da subito a questo sport e non ho potuto più fare a meno delle indescrivibili sensazioni che regala al senso di libertà e di forza. Dopo la ‘’Scuola Vela’’ ho proseguito iscrivendomi nella squadra agonistica optimist del ‘’Club Nautico di Senigallia’’. Nel 2013 sono passata alla Lega Navale di Ancona e nel 2014 alla Lega Navale di Porto San Giorgio e qui sono cresciuta tantissimo agonisticamente grazie all’allenatore Matteo Brega e alla fiducia del Presidente Carlo Iommi. Nel 2015 mi sono trasferita nel paradiso della vela a Riva del Garda, lì mi sono tesserata con la Fraglia Vela Riva allenata da Mauro Berteotti. Alla fine del 2016 mi sono tesserata per il Circolo Vela Torbole e sono stata allenata da Antonio Tamburin. A febbraio del 2017 dopo aver raggiunto ottimi risultati sia a livello nazionale che internazionale ho concluso la mia carriera di optimista e sono passata alla classe Laser 4.7, iniziando questo nuovo percorso con Fabrizio Lazzerini, fin da subito abbiamo conquistato medaglie importanti a livello europeo e mondiale, fino ad arrivare a vincere il mondiale della classe olimpica U21 in Polonia.

Qual è l’episodio della tua ancora giovane carriera sportiva che ricordi con maggior piacere?

Sono tantissimi i ricordi meravigliosi che conservo delle varie competizioni, certamente uno dei più belli e significativi per me è stato il mio primo campionato del mondo Laser 4.7 che ho disputato in Belgio nel 2017, dopo appena 3 mesi dal mio passaggio nella classe Laser, un mondiale in cui ho conquistato la medaglia d’oro U16 e la medaglia d’argento U18, qui è dove si è creato quel feeling speciale tra atleta e allenatore che continua tuttora. Ovvio che le sensazioni più forti sono quelle che provo oggi con il titolo mondiale U21 nella classe olimpica ILCA 6.

Hai recentemente vinto il titolo mondiale Under 21 del singolo olimpico femminile ILCA 6 (Laser Radial), quanta la soddisfazione per un simile traguardo? Quanta la fatica per ottenere questi risultati? E quali le persone che ti sono state più vicino in questo periodo?

Questo titolo lo abbiamo voluto io e il mio allenatore, ci abbiamo creduto e… ce lo siamo presi! Per me è stato un anno particolarmente duro e difficile, a gennaio ho avuto il Covid, poi a marzo una forte tendinite che interessava sia l’avambraccio che la mano e mi ha costretto a non allenarmi per più di un mese, passato il dolore ho ricominciato ad allenarmi per questo mondiale. Dentro di me sapevo che l’avrei vinto, lo volevo più di ogni altra cosa, per me è un po’ una rivincita perché proprio qui a Gdynia nel 2018 ho perso la medaglia d’oro l’ultimo giorno di regata e ho portato a casa la medaglia di bronzo. Volevamo tornare a casa da campioni del mondo e ci siamo riusciti! Devo ancora realizzare quanto successo… sono veramente soddisfatta di come ho regatato e di come ho gestito ogni singolo giorno senza mai perdere il controllo e tenendo fisso in mente l’obiettivo. Ho avuto un campionato in crescendo migliorando prova dopo prova, è stata dura perché è stato un duello a tre fino all’ultima prova, sono veramente felice di questa medaglia d’oro. Per ottenere questi risultati mi sono sacrificata tanto, da quando è scoppiata la pandemia vedo la mia famiglia pochi giorni l’anno perché sono sempre sul lago di Garda ad allenarmi, sono iscritta al liceo linguistico Enrico Medi di Senigallia e ho avuto la grandissima fortuna di avere dei professori e un preside che amano lo sport e si sono dimostrati sempre disponibili per non farmi trascurare gli impegni scolastici ottenendo comunque buoni risultati. Ovviamente ci sono molti altri sacrifici, le mie giornate sono tutte organizzate al minuto, d’inverno mi sveglio faccio video lezione, appena finisco pranzo poi esco in barca e appena rientro vado in palestra, infine la sera mi concentro sullo studio. D’estate invece mi sveglio, vado in palestra, pranzo… poi esco in barca! Essendo le giornate più lunghe e calde le uscite estive sono altrettanto molto più lunghe e intense di quelle invernali. E ‘’qui’’ vorrei ringraziare, per tutto questo, la mia famiglia: mia mamma Barbara con la quale ho un rapporto unico ed è tutto per me, un’amica, una mamma e un’ottima mental coach sempre al mio fianco, mio fratello Andrea che mi sostiene da quando ho iniziato questo sport e in particolare da quando ho iniziato Laser, infatti il mio primo Laser è stato un suo regalo, e infine la mia sorellina Carlotta alla quale voglio un mondo di bene. La lontananza dalla famiglia si è sentita, infatti la settimana prima di partire per il mondiale ho deciso di passare un po’ di tempo con loro e godermi qualche giorno di estate nel mio stabilimento, tutto questo è stato possibile grazie al fantastico Enzo Monachesi che con il suo team mi ha fatta sentire a casa e hanno fatto in modo di farmi rilassare il più possibile, così da poter andare al mondiale piena di energia. Un immenso grazie va anche al mio sponsor che mi ha messo in grado di navigare al meglio con la barca migliore che io abbia mai usato. E ultimo ma non meno importante, ringrazio anche Roberto Paradisi per il sostegno nei momenti difficili. Dietro questo mio grande successo ci sono tantissime persone, e sono veramente grata di essere circondata da così tanta energia positiva.

Quali sono, secondo te, le principali qualità che un singolo deve avere per affrontare questa disciplina?

Una qualità molto importante nel singolo è la testa, se sei sicuro a livello mentale sei a metà dell’opera. Per esempio la mia barca è anche molto ‘’fisica’’, quindi bisogna avere una buona preparazione atletica. Dal 2020 ho iniziato un percorso di preparazione atletica con Anisleidy Cordero Garcia, la mia fantastica preparatrice, a cui devo tanto e mi ha aiutata tantissimo riuscendo giorno dopo giorno non solo a prepararmi al massimo fisicamente, ma dandomi anche una sicurezza mentale in più.

Obiettivi e ambizioni per il futuro?

L’obiettivo a breve termine è il campionato italiano classi olimpiche che si terrà a fine settembre sul lago di Garda, poi ovviamente l’obiettivo a lungo termine sono le olimpiadi e una medaglia olimpica, la strada è lunga… ma ho una voglia matta di arrivare alla meta!








Questa è un'intervista pubblicata il 03-09-2021 alle 09:54 sul giornale del 04 settembre 2021 - 731 letture

In questo articolo si parla di sport, intervista, edoardo diamantini

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