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Un nuovo farmaco per combattere il tumore al seno metastico: una petizione online per aiutare le donne che lottano

3' di lettura Senigallia 16/02/2021 - Una petizione lanciata dalle donne affette da tumore matastatico per chiedere al Ministero della Salute, all'Ema e all'AIFA di rivedere in senso estensivo i criteri per la somministrazione di un farmaco che sta dando ottimi risultati. E' la battaglia intrapresa da un gruppo di pazienti, provenienti da varie parti d'Italia e anche dal nostro territorio, cui si sono unite varie associazioni come l'Andos e molti oncologi.

Tutto nasce dal fatto che l'Aifa ha approvato per l'Italia l'utilizzo del farmaco Alpelisib, della Novartis, che ha prolungato la sopravvivenza per le pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico sottoponendolo però ad una limitazione che di fatto ne riduce drasticamente la possibilità di prescrizione. Di qui la richiesta di “allargare” la possibilità di utilizzo di un farmaco che si è rivelato fondamentale nella lotta delle donne. Negli ultimi anni il farmaco della Novartis è stato oggetto di sperimentazione in uno studio clinico. I pazienti arruolati in questo studio hanno ricevuto in precedenza sia terapia endocrina che terapia endocrina + inibitori delle cicline. Il trattamento con Alpelisib ha prolungato la sopravvivenza per le pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, sia in caso di sola terapia endocrina sia per le pazienti che hanno fatto terapia endocrina+inibitori delle cicline che sono la maggioranza.

Nel maggio 2019, negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato la commercializzazione di Alpelisib e nel luglio 2020, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato l'Alpelisib con una gravissima limitazione: è infatti escluso l’utilizzo di Alpelisib per tutti i pazienti che hanno utilizzato in precedenza gli inibitori della cicline per trattare il cancro al seno avanzato o metastatico e questo sebbene lo studio abbia dimostrato l'importante miglioramento in termini di sopravvivenza globale e nonostante le pazienti trattate gli inibitori delle cicline siano la maggioranza. In Italia l'Agenzia Italiana del Farmaco ha da poco approvato l'Alpelisib ed è in procinto di definirne le limitazioni di prescrivibilità e quindi proprio in questa fase dovrà decidere se deliberare con le stesse limitazioni prescrittive di EMA ,escludendo le pazienti che hanno fatto inibitori delle cicline, o no.

Ora è arrivato il momento per le pazienti di far sentire la propria voce sottoponendo il problema ad AIFA, in modo da evitare che una linea terapeutica efficace (come risulta dalla sperimentazione) sia negata a molte donne già colpite da una malattia grave. In questa battaglia le pazienti sono state già affiancate da tante associazioni ma hanno bisogno del sostegno di tutti e per questo hanno lanciato una petizione, sottoscrivibile online, rivolta al Ministero della Salute e all'Aifa stessa con una richiesta chiara e univoca.

“Chiediamo che la commercializzazione di Alpelisib in Europa, e ancora di più in Italia, non sia sottoposta a questa grave limitazione e che venga proposto come linea terapeutica anche a pazienti con cancro al seno metastatico che abbiano già utilizzato gli inibitori delle cicline, così come viene concesso negli Stati Uniti e come è stata condotta la sperimentazione”. Per aderire alla petizione, che ha già ottenuto oltre 8 mila sottoscrizioni e punta ad arrivare a 10 mila, basta collegarsi al seguente link.






Questo è un articolo pubblicato il 16-02-2021 alle 00:25 sul giornale del 17 febbraio 2021 - 877 letture

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