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Rifondazione comunista sulla lettera di Filisetti: si crei un “cordone democratico” che protegga la scuola da nostalgie fasciste

Partito della rifondazione comunista 2' di lettura Senigallia 09/11/2020 - Lettera aperta alle associazioni , alle organizzazioni sindacali, ai comitati , agli studenti e ai cittadini che hanno espresso la loro indignazione alle parole del Direttore Generale del Servizio Scolastico Regionale in occasione del 4 Novembre.

Come voi, insieme a voi abbiamo scritto del ribrezzo che la circolare del Direttore Filisetti , indirizzata a tutti gli studenti delle Marche in occasione del 4 novembre provocava. Né più né meno che un “prontuario per il giovane balilla” dove veniva esaltata , la guerra, l’ obbedienza cieca, un idea di Patria guerriera , usando senza ritegno le parole di Benito mussolini e le idee del filosofo del fascismo Giovanni Gentile. Questa reazione democratica ha testimoniato della forza e della vivacità degli anticorpi che la Costituzione ha messo, fortunatamente , nelle vene della società italiana.

Ora però , c’è il rischio che questa energia vanifichi nella palude, spesso a reazioni come questa non corrispondono fatti conseguenti. È certo che il direttore Filisetti di fronte a questa diffuso e motivato dissenso non solo ha mostrato indifferenza, peggio ha rivendicato il suo gesto, mostrando anche la sua non eccellente base culturale ( Gentile , ricordato come un premio Nobel) , e ha , soprattutto, ribadito di non conoscere la parola dimissioni. Temiamo che senza un’ azione decisa da parte di chi sta con la Costituzione, il Direttore rimarrà al suo posto, infliggendo in questo modo una ferita , ancor peggiore della lettera, al nostro tessuto democratico, che si dimostrerà incapace di espellere tossine fasciste come quella che l’autore della lettera ha con consapevolezza voluto rappresentare.

Proprio per questo ci appelliamo a tutti voi per un agire dal basso che delegittimi “ il federale” Filisetti. Si rifiutino i sindacati di sedere con lui al tavolo in qualsiasi confronto, evitino di invitarlo le Istituzioni a qualsiasi pubblica manifestazione, trovino gli studenti i modi per dimostrare di non riconoscerne il ruolo, insomma si crei, subito, un “cordone democratico” che protegga la scuola e la società da questo portatore sintomatico di nostalgie fasciste. Crediamo sia questo, dal basso, il modo più diretto ed efficace per evitare che questa vicenda marcisca nella morta gora della burocrazia e dell’ opportunismo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-11-2020 alle 11:09 sul giornale del 10 novembre 2020 - 395 letture

In questo articolo si parla di attualità, rifondazione comunista, prc, Partito della Rifondazione Comunista, comunicato stampa

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