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Intervista al candidato sindaco Gennaro Campanile: "Penso ad una città connessa e innovativa"

3' di lettura Senigallia 18/06/2020 - Continuiamo gli appuntamenti con le interviste ai candidati sindaco per le amministrative di settembre con Gennaro Campanile, ex assessore del Pd, sostenuto dalla lista civica AmoSenigallia, Verdi, Italia Viva, Volt, +Europa e Azione.

Campanile, quando la campagna elettorale si è interrotta per l'emergenza sanitaria lei era già in piena attività politica...
“Avevo iniziato la fase di ascolto e confronto con i cittadini attraverso l'iniziativa del “caffè con Campanile”, un momento di socialità tramite una dei rituali tipici italiani. Anche con le forze politiche era iniziato un confronto. Ho incontrato tante persone, alcune volevano conoscere il programma e le idee, e molti mi hanno scelto e questo è stato per me un grande riconoscimento. Siamo così passati da una lista civica nata a dicembre ad una coalizione civica”.

Come ha vissuto il lockdown?
“L'ho vissuto da studente e da insegnante. Sono laureato in Scienze Religiose ma sto studiando per la Magistrale e contemporaneamente insegno anche al liceo Torelli di Fano, per cui seguivo i miei studenti con la didattica a distanza, che purtroppo è stata per i ragazzi una esperienza privativa e limitativa. Ho proseguito anche l'attività politica con il rituale del caffè che è diventato un appuntamento virtuale grazie all'uso dei social network. L'esperienza del Covid ci ha cambiato tutti e ci ha insegnato tanto, a cominciare dal fatto che nessuno si salva da solo, ma ha anche confermato che le critiche mosse alla sanità regionale erano fondate”.

In che modo?
“E' stato possibile fronteggiare l'emergenza Covid grazie al sacrificio di tutti ma ci ha trovato impreparati come modello sanitario. Senigallia non deve vantarsi di essere un ospedale Covid quando ha sospeso in quel lasso di tempo l'erogazione delle prestazioni sanitarie. Questo momento ha confermato la necessità di un nuovo progetto per Senigallia”.

E qui torniamo alla campagna elettorale. Come è ripartito?
“Dalla stessa voglia di fare e da tanta gente che mi ha dato la disponibilità a collaborare. Il centro sinistra innovativo, pieno di giovani, ha scelto me e ne sono onorato. Noi vogliamo vincere per merito, per le idee e la voglia di fare che abbiamo e non perchè qualcuno ha deciso per noi. Servono scelte lungimiranti. In 15 anni da assessore ho ricoperto tutte le deleghe, ho conosciuto bene il personale che lavora in Comune e so che la vera ricchezza di un Comune sono i cittadini. Da quando sono uscito dal partito ho riscoperto il piacere del contatto diretto con i cittadini”.

Qual è la sua idea di Senigallia futura?
“Penso ad una Senigallia del benvivere, dove cioè si vive bene, ad una città connessa, che rende protagonisti i quartieri e le frazioni. Penso ad una città sicura dove i giovani non vadano persi ma resi protagonisti. Penso ad una economia della bellezza e dell'innovazione ma anche ad una città adattabile, perchè la Senigallia del week end non è quella della settimana e quella dell'inverno non è quella dell'estate. Penso anche a nuovi collegamenti, tra il lungofiume e il lungomare e anche tra i lungomari stessi. Il nostro obiettivo è quello di meravigliarsi della nostra città”.






Questo è un articolo pubblicato il 18-06-2020 alle 11:30 sul giornale del 19 giugno 2020 - 1828 letture

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