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Paolo Landi: "Il Misa da minaccia a grande risorsa con un contratto di fiume più incisivo"

2' di lettura Senigallia 17/12/2019 - Per il fiume Misa la regione Marche ha stanziato una cifra imponente di 22 milioni di euro dispersi in progetti tampone unicamente finalizzati in una disordinata difesa idraulica senza coordinamento e destinati a produrre un risultato scadente nonostante tale impegno finanziario.

Vasca d’espansione totalmente inutile, ponti che costano il doppio, arginature mal fatte e disboscamenti insensati rappresentano le critiche disattese e inascoltate avanzate dal contratto di fiume, l’istituzione riconosciuta e attiva da tre anni e che annovera al suo interno le migliori competenze presenti sul territorio, che si appresta, dopo una disamina di una fase conoscitiva e di un programma d’azione, a promuovere la fase conclusiva e più importane che dovrebbe elaborare un piano d’azione strategico, ma serve guadagnare pari dignità con la regione e il consorzio di bonifica per impostare in modo condiviso e partecipato un programma lungimirante che sappia sviluppare una progettualità corretta sulla quale si dovranno poi ricercare i finanziamenti, al contrario di quanto si è fatto sino ad ora dove è mancato un disegno complessivo.

L’approccio alla realizzazione di un piano strategico di bacino, con un ottica diversa, farà la differenza se si riuscirà a coniugare rischio idraulico e tutela ambientale ottimizzando le risorse con interventi che alla sicurezza abbinano, in sinergia, manipolazioni e rimodellamenti naturalistici in grado di produrre valore aggiunto con inedite opportunità economiche per agricoltura, start up, e turismo che si potrà inventare un parco agrario fluviale importante, esteso a tutto il bacino e percorribile con ogni forma di mobilità lenta dalla foce alle sorgenti, in linea con gli obiettivi della regione che punta sul turismo ecocompatibile con la previsione di innestare, su quella che sarà la ciclovia adriatica, nuovi percorsi ciclabili trasversali a pettine lungo le vallate stimolando nuove forme di escursionismo.

Per questo la valle del Misa Nevola può giocarsi una occasione d’oro per creare uno stupefacente lungofiume nel tratto urbano e un ameno e continuo paesaggio naturale per tutta la sua estensione. Per sollecitare un incisivo cambio di passo in questa direzione si riporta in allegato il testo di una mozione presentata in occasione dell’ultima riunione del contratto di fiume e approvata praticamente all’unanimità. promotori della mozione con il sottoscritto sono stati l’ing. Gennaro, O.F.S., CNA. CONFINDUSTRIA, CONFARTIGIANATO, Senigallia Bene Comune, GIO Marche Territoriale, CONFAPI e comune di Ostra.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-12-2019 alle 11:45 sul giornale del 18 dicembre 2019 - 455 letture

In questo articolo si parla di attualità, Paolo Landi

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