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Nuova udienza del processo per violenza, abusi e riduzione in schiavitù a carico del 31enne senigalliese

Il Tribunale di Ancona 1' di lettura Senigallia 20/09/2016 - Una nuova udienza del processo a carico di Alessandro Predieri, il 31enne senigalliese accusato di induzione in schiavitù, violenza sessuale e istigazione al suicidio, si è tenuta lunedì presso il Tribunale di Ancona.

Nel corso dell'udienza l'avvocato Domenico Liso, difensore di “Chiara” (nome di fantasia per una delle ex fidanzate che si è costituita parte civile), ha voluto mostrare il video girato da Predieri in cui l'imputato che compare insieme alla giovane, chiede a Berlusconi, Della Valle e al Papa di essere aiutato con una donazione. Il filmato era stato mandato in onda alla trasmissione “Chi l'ha visto?”, in una delle puntate che si sono occupate del caso.

L'avvocato Liso ha inoltre intenzione di chiedere allo psichiatra Maurizio Belligoni, di tracciare un profilo psicopatologico di Predieri in base alla immagini acquisite. Si sono costuiti parte civile nel processo anche i genitori di Jessica Bertolini, moglie di Predieri che al contrario difende il giovane. Marco Bertolini, padre di Jessica, assistito dall'avvocato Paradisi, è stato sentito per oltre cinque ore in cui ha ricordato il lungo calvario che la famiglia ha sopportato. Dal primo mazzo di rose ricevuto dalla figlia, al tentativo di suicidio fino all’abbandono di casa da parte di Jessica.

Nel corso dell'udienza ascoltato anche il vicequestore aggiunto Agostino Maurizio Licari, del commissariato di Senigallia, che ha confermato le minacce che “Chiara” avrebbe ricevuto in seguito alla prima udienza del processo avvenuta nello scorso luglio.






Questo è un articolo pubblicato il 20-09-2016 alle 10:57 sul giornale del 21 settembre 2016 - 4904 letture

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