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Massacci: "Le liste d’attesa sono come l’evasione fiscale"

3' di lettura Senigallia 17/01/2016 - Le lunghe liste d’attesa in sanità sono come l’evasione fiscale.Il loro abbattimento rientra sempre nei programmi elettorali e sono argomento di diatriba politica continua.

A detta di chi ha il compito di risolverli, sono problemi complessi, tutti si stanno impegnando al massimo e promettono che i risultati prima o poi arriveranno, ma, se non dovessero essere risolti, la responsabilità sarà sempre di qualcun altro. Il dato incontrovertibile è che, dalla mancata soluzione, chi ci rimette di più è la fascia sociale più debole. La politica si dimentica, o finge di non accorgersi, della strenua resistenza di chi, dalla evasione fiscale o dalle lunghe liste d’attesa in sanità, ne trae vantaggio. Partiamo da un dato consolidato: in Italia l’offerta delle prestazioni mediche è di molto superiore alla media europea, a fronte del fatto che le nuove tendenze della medicina in campo internazionale sono quelle di ridurre le prestazioni mediche, lavorando sul tema dell’appropriatezza, cioè fare esclusivamente quelle azioni che abbiano dimostrato una reale efficacia.

Si garantiscono in tal modo tempi di attesa accettabili ed il cittadino non è obbligato a ricorrere alla sanità a pagamento. Ma chi si oppone alla riduzione della domanda sanitaria? Il Dott. Volpini, medico e presidente della commissione sanità della regione Marche, penso conosca in modo approfondito anche i fattori e gli attori che si oppongono ad una riduzione di quanto non strettamente necessario a garantire una maggior durata ed una miglior qualità della vita.Tutto in sanità, particolarmente il superfluo, contribuisce ad una forma di mercato che la politica dovrebbe guidare con mano ferma e massima trasparenza. Perché le ultime decisioni della giunta regionale vanno invece verso un aumento dell’offerta e non verso l’abbattimento di quanto non è strettamente indispensabile? Che sistema si è sviluppato e continua a proliferare intorno alla sanità pubblica?

La determina della Giunta della Regione Marche n° 808 del 29 settembre 2015 (per pura coincidenza porta la firma di un dirigente del servizio salute che ha redatto altri piani di riduzione delle liste d’attesa in tempi diversi e sotto diversi governi regionali) non incide assolutamente sul tema della riduzione della domanda a vantaggio dell’appropriatezza, in quanto mancadi un piano preciso e particolareggiato; tende a suddividere una unica lista d’attesa, per ogni prestazione medica, in più liste basate sul livello di urgenza. Pragmaticamente, a mio parere, è solo un trucchetto tecnico per dire domani che si è ottenuto il risultato di riduzione dei pazienti in attesa della prima visita. Una nota personale. Sono disponibile, per chi me lo dovesse chiedere, a dimostrare con i fatti che cosa ho cercato di fare in 40 anni di attività medica, tutte le resistenze che ho incontrato e tutti i potenziali conflitti di interesse che ho cercato di combattere.


da Carlo Massacci
ex primario cardiologo





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-01-2016 alle 14:53 sul giornale del 18 gennaio 2016 - 1732 letture

In questo articolo si parla di attualità, Carlo Massacci e piace a Fabrizio_Libanori Ceppo

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