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Montemarciano: rumeni tentano il furto alla Multiservizi e di investire i Carabinieri, arrestati

4' di lettura 20/03/2015 - I Carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno arrestato un trentatreenne e un ventiduenne, entrambi rumeni, per concorso in rapina impropria aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in via Fiume Esino tra Montemarciano e Falconara Marittima nello stabilimento della MULTISERVIZI SpA. Verso le 3:30, nel corso di un servizio di pattuglia, i Carabinieri della Stazione di Montemarciano, agli ordini del Mar.Ca. Alessandro Marzano, hanno notato una Opel Astra di colore grigio che si aggirava in modo sospetto alla periferia della frazione di Marina di Montemarciano.

I Carabinieri, che erano a bordo di un’auto civetta, hanno deciso di pedinare il veicolo. L’Opel Astra si è diretta verso Falconara Marittima dove si è fermata in via Fiume Esino, proprio davanti al deposito della Multiservizi S.p.A. Due persone, utilizzando degli arnesi da scasso,hanno forzato una porta laterale risalendo a bordo della Opel Astra per poi entrare nello stabilimento. I militari sono rimasti in osservazione all’esterno, notando nel piazzale dell’azienda un movimento di fasci di luce prodotto da torce elettriche. Era chiaro che gli occupanti della Opel Astra stessero per compiere un furto. Gli investigatori allora hanno chiesto tramite la Centrale Operativa l’ausilio di una pattuglia di supporto.

Immediatamente è giunta nella zona l’autoradio del Nucleo Radiomobile di Senigallia. Le due pattuglie si sono posizionate all’esterno su via Fiume Esino, in posizione tale da non essere viste dall’interno del capannone pronte ad intervenire. Dopo circa un’ora, con un’operazione celere e fulminea, i ladri hanno sfondato il cancello di ingresso che dal piazzale immette su via Fiume Esino. Dalla ditta è uscito un furgone Fiat Ducato di colore bianco, con le insegne della Multiservizi, che ha svoltato in direzione della statale Adriatica immediatamente seguito dalla Opel Astra. Prima che il convoglio raggiungesse la statale i Carabinieri sono entrati in azione.

L’autoradio della Radiomobile bl ha bloccato il transito del furgone, immettendosi sulla via contromano. I due militari hanno immobilizzato dopo una breve colluttazione, i due occupanti del furgone identificati in Silviu Parfene, 33enne, e Marian Borlna, 22enne entrambi rumeni, che avevano opposto resistenza nel tentativo di fuggire a piedi. Contestualmente, la pattuglia a bordo dell’autovettura civetta, si cè collocato dietro all’Opel Astra per impedirne la fuga. A quel punto il conducente dell’Astra ha inserito la retromarcia ed è riuscito a guadagnare sufficiente spazio per direzionare il veicolo sull’arteria alla sua destra, che tuttavia aveva una direzione di marcia opposta.

Uno dei militari, che nel frattempo era sceso dall’auto civetta, mentre urlando “fermi Carabinieri” intimava l’alt agli occupanti dell’Opel Astra è stato quasi investito dall’auto che non curante della presenza del Carabiniere era ripartita improvvisamente salendo sul marciapiede, riuscendo in tal modo a guadagnare la fuga sbalzando in terra il Maresciallo. Effettivamente solo la pronta reazione del Maresciallo ha evitato allo stesso conseguenze ben più gravi. L’Opel Astra si è allontanata in direzione del centro abitato di Falconara.

Nella colluttazione i due Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno riportato traumi guaribili rispettivamente in 5 e 7 giorni, mentre il Maresciallo ha riportato la peggio con 15 giorni di prognosi. Nella circostanza, i militari hanno recuperato il Fiat Ducato, della Multiservizi S.p.A., che era stato parcheggiato la sera precedente nel piazzale interno all’azienda con le chiavi inserite nel quadro di accensione, su cui gli indagati avevano caricato un cospicuo quantitativo di materiale prelevato dal magazzino costituito da tubi, contatori, raccordi in rame e in ottone nonché utensili e attrezzature varie per idraulica (smerigliatrici a disco, trapani, ecc…), quantificati in euro 55.000 circa.

Il Fiat Ducato e la refurtiva sono stati sottoposti a sequestro. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Montacuto con l’assusa di rapina impropria aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sono in corso le indagini per identificare i complici dei due rumeni arrestati.








Questo è un articolo pubblicato il 20-03-2015 alle 15:10 sul giornale del 21 marzo 2015 - 3253 letture

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