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Ostra Vetere: ricerca l’articolata genealogia dei due ‘alberi’ parentali, trova 318 parenti

Luca Quintavalle 2' di lettura 21/02/2014 - Ha trascorso cinque intensi e faticossisimi mesi destreggiandosi fra schede anagrafiche e ricerche al computer, ma anche ricorrendo alle informazioni in via breve, attaccandosi al telefono e a ‘facebook’.

Ma ha soprattutto consultato carte su carte: specie quelle dei repertori anagrafici, e quelle dei registri parrocchiali. Non gli è stato possibile risalire più indietro di circa due secoli perché le antiche annotazioni e la lingua latina lo hanno, di fatto, bloccato. Ma è comunque riuscito a ricostruire, nome dopo nome e, per le figure più recenti, anche foto su foto il plurisecolare sviluppo della sua famiglia, o meglio dei suoi due ceppi parentali, quello paterno (i Quintavalle) e quello materno (i Magagnini).

E’ così che il giovane Luca Quintavalle, con un lavoro paziente, meticoloso e insieme monumentale, ha confezionato l’articolata genealogia dei due ‘alberi’ parentali dei Quintavalle e dei Magagnini: dentro quella genealogia son finiti ben 318 nomi a partire dai primi dell’ottocento quando, probabilmente attorno al 1820, venne alla luce Francesco Magagnini, padre del suo quadrisnonno Achille (quest’ultimo nato nel 1850). Quei 318 nomi Luca li ha riportati in un colossale albero generalogico (le dimensioni sfidano quelle del proverbiale ‘lenzuolo’: incorniciate occuperebbero una intera parete), nel quale è riuscito appunto ad unire a gran parte di quei 318 nomi anche le foto degli interessati. Ne è uscita una soluzione grafica e fotografica di prim’ordine, ma la ricerca -chiarisce Luca, che è rientrato solo qualche mese fa in Italia dopo essere rimasto per qualche tempo in Australia per motivi di lavoro- continua.

Siamo infatti in presenza della classica situazione da ‘work in progress’: “Solo poche settimane fa -ci dice Luca- i miei 318 parenti sono diventati 319 per la nascita della piccola Anna Cavallari, ultima arrivata della famiglia, alla quale va il mio augurio affettuoso. Naturalmente continuerò a cercare, perché la ricerca mi affascina. Ricordo quando mio nonno paterno, originario di Jesolo, mi raccontava le vicende della sua famiglia, una parte della quale si è poi trasferita e ramificata proprio nelle Marche: lo ascoltavo a bocca aperta, già con l’ansia di conoscere qualcosa di più delle mie origini. Con pazienza, e anche con l’aiuto di tanti amici fra i quali Stefano Neri dei Servizi Demografici del Comune di Ostra Vetere, ci sto finalmente riuscendo, al punto che grazie ad un apposito software posso addirittura confezionare un documentato ‘rapporto genealogico’ su ciascuno dei miei familiari…”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-02-2014 alle 17:05 sul giornale del 22 febbraio 2014 - 5826 letture

In questo articolo si parla di attualità, ostra vetere, comune di ostra vetere

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