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Corteo degli studenti, La Città Futura: 'Grazie ai ragazzi che sono scesi in piazza per la cultura'

stefano canti 2' di lettura Senigallia 15/11/2013 - A Senigallia la via maestra è stata quella dei ragazzi e delle ragazze delle scuole della città che sono scesi in piazza, perché con il Paese in crisi nessuno dovrebbe pensare al taglio delle spese per istruzione, ricerca, università per far ripartire l'Italia, ma, anzi, aumentarle.

Si dovrebbe pensare al contrario di aumentare gli investimenti nella professionalizzazione, nell'istruzione e nella ricerca. Pensare di creare lavoro tagliando le nostre “teste” e facendole emigrare all'estero è da classe dirigente completamente fuori strada.

Per questi motivi Città Futura ringrazia questi ragazzi che sono scesi nelle piazze della nostra città per i beni comuni, contro nessuno ma per una politica costituzionale. Una politica che cambi le ingiustizie sociali, che abolisca la Bossi-Fini, che introduca un reddito sociale per tutti, che sappia valorizzare gli studenti non mettendoli sul mercato della precarietà ma guardando la loro qualità per lo sviluppo del territorio. Il palazzo è circondato di contenuti e dentro non ne sono consapevoli.

«Cultura bene comune», un messaggio attraverso uno striscione srotolato da Palazzo del Duca che la politica a partire dal Comune deve recepire al contrario di una intera classe dirigente che tende a chiudersi nel palazzo. Per questo il ruolo di Città Futura sarà fondamentale per il nostro sistema scolastico nei margini delle competenze amministrative comunali, come nel monitorare e dare piena attuazione alla scelta politica del biologico nelle mense delle nostre scuole, per mantenerne un livello di qualità elevato – oggetto di un’interrogazione comunale del gruppo consiliare di Città Futura – e sfidando le politiche dello Stato centrale, come nell’intraprendere iniziative per sviluppare l’iniziativa imprenditoriale giovanile del nostro tessuto bloccata dalle politiche “di necessità” del governo Pd-Pdl (vedi legge di stabilità) con la solita ricetta di rigorismo senza sviluppo.

I nostri giovani sono più avanti della classe dirigente che ci governa. Ci sono dei diritti fondamentali che la Costituzione indica e allora i criteri di ripartizione delle risorse devono andare proprio in questa direzione. Quindi, ammesso pure si possa pensare di dare denaro alla scuola privata, questo può avvenire solo dopo che tutte le esigenze della scuola pubblica siano state effettivamente soddisfatte.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-11-2013 alle 16:17 sul giornale del 16 novembre 2013 - 910 letture

In questo articolo si parla di politica, senigallia, studenti, manifestazione, La Città Futura, stefano canti

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