XXIV Anniversario della Dichiarazione dei diritti del fanciullo, incontro con Bruno Tognolini

Saper riconoscere i diritti dei più piccoli, significa innestare quel cambiamento che permette di vivere i diritti per tutti, perché partendo da ciò che sembra più lontano da noi (i più piccoli appunto), possiamo, in una sorta di rete che si traina, coinvolgere tutti coloro che ci circondano.
Non si tratta di muoversi a pietismo verso i bambini, perché di ipocrisia siamo già troppo circondati: quello che vogliamo sottolineare, ma che sottolinea soprattutto la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del 1989, è che i bambini hanno pieni diritti e che misuriamo la nostra capacità di convivere nel rispettare e promuovere proprio i loro diritti.
Insieme all’Amministrazione Comunale di Senigallia l’Associazione “Un Tetto” propone quest’anno un incontro con l’autore Bruno Tognolini, per riflettere sui diritti dei minori in occasione della Giornata per i diritti dell’Infanzia che si celebra ogni anno il 20 novembre in occasione dell’anniversario della Dichiarazione dei diritti del fanciullo.
Bruno Tognolini, nato a Cagliari, ha studiato al Dams di Bologna, dove ora vive (quando non è in viaggio per i mille incontri coi lettori). Dopo un decennio di teatro negli anni '80 (opere con Vacis, Paolini, Baliani), ora lavora a tempo pieno come scrittore "per bambini e per i loro grandi". È autore di programmi televisivi (4 anni di "Albero Azzurro" e 13 di "Melevisione"), di libri per bambini (con Salani, Giunti, Mondadori, RCS, Gallucci, Panini, il Castoro, Fatatrac, Topipittori, etc.), di teatro, multimedia, canzoni e altre narrazioni. Due volte Premio Andersen, nel 2007 e 2011, è finalista col libro "Nidi di note" anche nel prossimo 2013.
Lo spettacolo che proporrà è “Rime vitamine”, rime e filastrocche sono principi attivi vitali della nostra cultura, che si annidano intorno a noi da sempre e ovunque. L'incontro propone un viaggio attraverso le molte forme, talora nascoste e sorprendenti, in cui la poesia infiltra e nutre la nostra vita.
Le prime parole che un umano sente nella sua vita son sillabate in fonemi ritmici, ripetitivi, e poco più tardi articolate in filastrocche appena più complesse, le cosiddette "rime di culla". Crescendo, i bambini accompagnano i loro giochi con filastrocche battenti e fantasiose, che affaticano la lingua in giochi ed esperimenti neologistici, e soprattutto danno il tempo per iniziare il gioco, partire nella corsa, contare chi esce e chi sta dentro, battere le mani in acrobatici giochi di riscontro. Crescendo ancora a molti giovani accade di partecipare a manifestazioni politiche scandendo le loro proteste in "slogan", che altro non sono che filastrocche, discorsi in rima e metro. Altri slogan troviamo nella pubblicità, rime e metro nelle formule scaramantiche, nelle preghiere e nelle litanie. Con una larga dotazione di esempi in testo, immagine e audio, l'incontro guida il pubblico attraverso questa escursione nelle forme applicate della filastrocca alla nostra vita quotidiana. Poi vira verso la produzione personale dell'autore, per approdare nei programmi televisivi, negli spettacoli, sui muri dei condomini.
Come sempre quando si parla del mondo dei minori non esiste alcun diritto per i bambini se non ci sono adulti responsabili e consapevoli dei propri doveri. Questo meraviglioso legame che lega piccoli e grandi è espresso magicamente dalle parole dello stesso Tognolini: “Sono un bambino/ sono il tuo dono /Prima non c'ero e adesso ci sono/ Sono il domani, dalle tue mani/ devi difendermi con le tue mani/ Sono il futuro, sono arrivato/ e sono qui perché tu mi hai chiamato/ Come sarà l'orizzonte che tracci / dipende da come mi abbracci”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-11-2013 alle 16:05 sul giornale del 15 novembre 2013 - 2154 letture
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