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Montemarciano: l'amministrazione chiarisce sul fondo comunale per l'occupazione

Liana Serrani, sindaco di Montemarciano 3' di lettura 03/10/2013 - Ingenerare confusione deve creare un gran piacere ai nostri colleghi di minoranza, viste le tante volte che scrivono soltanto a tal fine. Non è così per noi amministratori: a noi piace essere chiari, onesti e parlare con dati alla mano.

Ultimo terreno di confronto proposto da un consigliere dell’opposizione, il Fondo comunale per l’occupazione e la creazione di nuove imprese. Il Fondo è stato istituito nel 2007 e quindi in tempi non sospetti di campagna elettorale. Ad oggi ha avuto un impiego medio di circa 7100 euro l’anno, per cui ogni anno in sede di bilancio di previsione è sostenuto da 5500 euro, che poi vengono reintegrate in corso d’anno in base alle richieste da parte delle nuove aziende che aprono un’attività, da parte di liberi professionisti che aprono uno studio ecc: questo per non impegnare inizialmente e quindi rendere inutilizzabili per altri fini nel corso dell’anno cifre lontane dal reale utilizzo. Il Fondo permette di erogare un piccolo contributo a tutte le nuove attività e a chi fa assunzioni a tempo indeterminato.

Ora, chi non vive fuori dal mondo sa che quello attuale non è certo un momento economicamente molto favorevole, in cui le aziende aprono a spron battuto e le assunzioni fioccano. Succede anzi il contrario, molte sono le aziende che chiudono per la crisi economiche e di conseguenza tante le perdite di posti di lavoro, quindi in sede di previsione quella cifra, con il conforto anche dei dati storici, non ci è sembrata inadeguata. Il consigliere di minoranza rammenta – forse a se stesso visto poi il contenuto del proprio articolo – che non è con quel piccolo fondo che si fa sviluppo economico, ma con le idee. Vero: ed è proprio quello che fa questa Amministrazione. Infatti un bilancio va letto nella sua interezza, nel modo in cui gli investimenti e le agevolazioni si fanno sul territorio, senza dimenticare quanto sostegno è stato dato al sociale, in un periodo in cui le richieste hanno il volto della disperazione. Non farlo significa voler negare l’evidenza e fare propaganda elettorale, dando l’impressione di non rendersi conto della gravità di una crisi così lunga.

E finiamola di dire che i sussidi sono dati in modo discrezionale, visto che da sempre esiste un registro con nominativi ed importi consultabile da tutti, anche tramite il sito istituzionale dell’Ente. Lo sviluppo lo si sostiene con la sostanza: ad esempio con una concreta riduzione dei costi. Su questo versante questa amministrazione, confrontatasi in diverse sedi sia con Confindustria che con altre associazioni di categoria, ha ottenuto risultati concreti ed importanti.

La TARSU è stata ridotta lo scorso anno di un 5% e quest’anno mediamente di un 8%, e solo per l’anno in corso vi sono state aziende che hanno grandi spazi lavorativi che si sono viste una riduzione in cartella di oltre 10.000 euro. Fatti dunque: non… chiacchiere.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-10-2013 alle 17:04 sul giornale del 04 ottobre 2013 - 877 letture

In questo articolo si parla di montemarciano, politica, Comune di Montemarciano, liana serrani

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