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Spese militari: Senigallia ribadisce il proprio 'no' con uno striscione in Municipio

Tagliamo le spese militari 1' di lettura Senigallia 26/01/2013 - Senigallia dice 'no' alle spese militari. Raccogliendo l’invito dell’Università della Pace della Regione Marche, della Scuola di pace di Senigallia e della Tavola della Pace, l’amministrazione comunale, per il secondo anno consecutivo, ha esposto in Municipio lo striscione con la scritta “Tagliamo le spese militari”.

Lo striscione, esposto in Municipio venerdì, resterà appeso fino al 15 aprile per confermare il proprio sostegno alla campagna nazionale per la riduzione delle spese militari, lanciata dall’Università di Pace e dalle numerose associazioni del mondo pacifista e del volontariato, insieme al Coordinamento degli Enti locali che ne fanno parte, affinchè il Governo rinunci all'acquisto di 90 cacciabombardieri F35, risparmiando circa 15 miliardi di euro, che potrebbero essere destinati al sostegno delle fasce più deboli della popolazione.

L’obiettivo dei promotori della campagna, appoggiata in pieno dall’Amministrazione Comunale, è infatti quello di rifiutare uno spreco di risorse per aerei da guerra e destinare invece gli ingenti fondi al sostegno delle fasce più deboli della popolazione, sviluppando investimenti in materia di lavoro, ambiente, solidarietà e sicurezza sociale, in particolare per la ricerca e la difesa del territorio.








Questo è un articolo pubblicato il 26-01-2013 alle 00:59 sul giornale del 26 gennaio 2013 - 3658 letture

In questo articolo si parla di attualità, comune di senigallia, Sudani Alice Scarpini, tagliamo le spese militari

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