Ostra Vetere: settimana decisiva per il commissariamento del Comune

2' di lettura 21/01/2013 - Potrebbe arrivare già in settimana il commissario prefettizio nominato dal Prefetto per sopperire al vulnus istituzionale venutosi a creare con l'impasse in cui è incappato il governo cittadino. Con la crisi di maggioranza e le dimissioni di tutto il consiglio comunale, il sindaco Massimo Bello non ha più il quorum per convocare il Consiglio Comunale e dunque l'attività istituzionale è di fatto bloccata.

Il primo cittadino però di dimettersi non ci pensa proprio e prosegue con l'attività che al momento gli è consentita fare fino all'arrivo del commissario prefettizio. Bello ha infatti ribadito che “non si dimetterà”. Al momento il primo cittadino può solo procedere con eventuali riunioni di giunta e conseguenti delibere e decreti. Operazioni che però, qualora sia previsto, non potranno essere ratificata dal Consiglio Comunale.

A far precipitare l'ultimo anno del secondo mandato Bello è stata la crisi di maggioranza apertasi ad inizio mese. Subito dopo il rientro dalla festività natalizie, tutti gli assessori (ad eccezione di Sestilio Segoni) hanno rassegnato le proprie dimissioni. Hanno rinunciato al loro incarico il vice sindaco Daniele Api e gli assessori Mariangela Truffellini, Giordano Rotatori e Marco Esposto. A dimettersi sono stati anche i consiglieri di maggioranza Carlo Casagrande, Adriano Giambattistini e Sandro Baldassarini. La motivazione è stata quella del “venir meno del rapporto di fiducia con il primo cittadino”, accusato di prendere ogni decisioni in assoluta autonomia. A cogliere la palla al balzo è stata l'opposizione, con tutti i consiglieri che si sono dimessi in massa.

Da quel momento, senza più i numeri neanche per attingere dalle liste dei non eletti, il consiglio comunale non ha più i numeri per essere convocato. Ora il Prefetto dovrà nominare un commissario che governerà la città fino alle prossime elezioni del 2014.