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Amati: 'No alla abolizione di fatto del primo maggio, del 25 aprile e del 2 giugno'

Silvana Amati 1' di lettura Senigallia 20/08/2011 -

Il Governo di destra ha proposto di cancellare la memoria democratica in Italia, con la scusa dichiarata di realizzare maggior produttività, come se per altro festività religiose o laiche, non siano fonte di lavoro e guadagno in un Paese che vive e conta anche sul turismo. Se non fosse un ulteriore segno dell’imbarbarimento del clima generale, sarebbe perfino ridicolo.



Nessuno avrebbe mai potuto pensare una proposta tanto offensiva e grave per altro avanzata proprio nell’anno del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, quando tutti hanno potuto vedere concretamente come la memoria condivisa sia un valore. Sono tanti anni che partecipo alle manifestazioni del 25 aprile e credo che farebbe bene a molti entrare nel sacrario dei caduti che sta in piazza Garibaldi . In quel luogo la nostra città ricorda quanti non sono più tornati per difendere il Paese e ridarci un futuro.

E’ difficile non commuoversi leggendo i nomi sulle lapidi e pensando a quei ragazzi e alla loro breve e tragica esistenza, alla solitudine e al dolore delle ferite e della morte, ragazzi che non sono potuti invecchiare, che hanno lasciato sole compagne e madri, che non hanno potuto avere figli e vederli crescere

Per rispetto loro e di tutti quelli che si sono sacrificati perché vivessimo in pace e democrazia faremo tutto il possibile per opporci alla cancellazione della memoria. Con Maurizio Mangialardi, Emanuele Lodolini, Elisabetta Allegrezza e tanti altri del PD mi adopererò nei luoghi dovuti e in ogni modo per impedire che la destra riesca a togliere agli Italiani anche il primo maggio, il 25 aprile e il 2 giugno.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-08-2011 alle 18:46 sul giornale del 22 agosto 2011 - 578 letture

In questo articolo si parla di silvana amati, politica, pd, feste civili e piace a Anna_Arcangeli

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