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Sanità, Partecipazione e Rifondazione: 'Il futuro dell'ospedale? Due grandi reparti'

paolo battisti|roberto mancini|luigi rebecchini| 2' di lettura Senigallia 26/04/2011 -

Sarebbe stato compito del sindaco comunicare i contenuti della proposta invece come sempre la nostra amministrazione tace”. Partecipazione e Rifondazione comunista intervengono nuovamente sulla questione sanità presentando la determina dell'Asur Marche che riguarda anche il futuro dell'ospedale senigalliese.



L'ipotesi sarebbe quella di creare due poli, uno chirurgico ed uno medico, con l'obiettivo di concentrare le aree di degenza e dislocare in altra sede ambulatori, studi e locali di medicheria. I posti letto, secondo la proposta, dovrebbero essere divisi in settori distinti per intensità assistenziale con lo scopo di assegnare ad ogni settore un numero di operatori adeguato a ciascuna intensità. L'ipotesi prevede infine la cessazione di tre unità infermieristiche.

Vogliamo sapere quale sarà il livello qualitativo della struttura senigalliese, - ha affermato Roberto Mancini, capogruppo di Partecipazione - ci troviamo davanti ad un cambiamento profondo e, a differenza di Jesi dove si ricalca un progetto nazionale, le nostre stutture non sono state costruite per questo. Non bisogna dimenticare che siamo circondati da poli specializzati come Torrette, Pesaro e Jesi”. “C'è una forte approssimazione - ha aggiunto Luigi Rebecchini, Rifondazione comunista - procedendo in questo modo si torna indietro di oltre 50 anni, il rischio è che il livello qualitativo si mantenga basso aprendo così le porte alla sanità privata”.

Il progetto è poco costruito, non chiaro - ha sottolineato Paolo Battisti, Partecipazione - Senigallia perde posti letto (cinque in chirurgia e due in ortopedia) ed anche le realtà vicine subiranno forti cambiamenti: il futuro di Arcevia è quello divenire Rsa, l'ambulanza non avrà il medico a bordo ma solo il presidio infermieristico, ad Ostra verrà eliminata la guardia medica che verrà mantenuta ad Ostra Vetere, Corinaldo, Arcevia e Senigallia. E proprio per migliorare la situazione fatiscente della guardia medica di Senigallia - ha aggiunto Battisti - il sindaco Mangialardi non ha ancora fatto nulla nonostante le promesse”. “Ora che la proposta del Conisiglio Grande è stata accolta dobbiamo discutere su un documento comune, abbiamo dato la nostra disponibilità come consiglieri e come città agli organi regionali per un confronto - hanno detto i consiglieri - ma dalla Regione non abbiamo ancora ottenuto nessuna risposta”.



Scarica il pdf Determina 240





Questo è un articolo pubblicato il 26-04-2011 alle 19:03 sul giornale del 27 aprile 2011 - 972 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, roberto mancini, francesca morici, luigi rebecchini, paolo battisti, ospedale, senigallia, determina 240

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