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Profughi: accoglienza lampo per la spiaggia di velluto, molti se ne sono andati

casa stella 3' di lettura Senigallia 17/04/2011 -

Neanche ventiquattr'ore di tempo e i profughi arrivati venerdì sera, se la sono già svignata. E' stata un'accoglienza lampo quella prestata dalla spiaggia di velluto ai primi 19 stranieri ospitati nelle due strutture messe a disposizione dalla Prefettura quali la Casa Stella, gestita dalla Caritas, e l'Hotel Lori, entrambe sul lungomare Da Vinci.



Poco dopo il loro arrivo, molti dei profughi, provenienti dagli sbarchi a Lampedusa, se ne sono subito andati. Ad attendere alcuni di loro infatti, davanti alle due strutture, c'erano auto di parenti e amici che li hanno caricati e se ne sono andati via. A giudicare dalle targhe delle auto la destinazione preferita sembrava essere la Francia. E così sabato mattina alla Casa Stella era rimasto un solo profugo. Verso altre destinazioni si sarebbero diretti anche alcuni degli altri sette ospiti dell'hotel Lori dal momento che ieri ancora non erano rientrati.

Sabato mattina infatti, durante la colazione servita alla Casa Stella, i profughi (che si è scoperto essere tunisini e non libici come inizialmente comunicato dalla scheda tecnica della prefettura) rimasti avrebbero annunciato l'intenzione di lasciare quanto prima le Marche. In quanto profughi, agli immigrati è stato rilasciato il permesso di soggiorno e dunque possono muoversi autonomamente. Una situazione che rischia però così di diventare ancora più confusa. Secondo quanto disposto dalla Prefettura, gli immigrati sarebbero dovuti restare in città fino al 30 giugno. Ma a quanto pare così non sarà. O comunque non resteranno alloggiati nelle due strutture. Sulla vicenda gli operatori turistici si dicono non contrari in linea di principio all'accoglienza di rifugiati ma a patto che vengano puntualmente rispettate certe condizioni.

“I profughi arrivati sono un numero esiguo ma la quantità deve restare tale anche in futuro, se ne dovessero arrivare altri -commenta il presidente di Asshotel Claudio Albonetti- l'importante è che ci sia un controllo discreto ma costante da parte delle forze preposte a farlo”. Gli albergatori vanno oltre il principio di accoglienza e avanzano una richiesta ben precisa. “Affinchè non si creino problemi è necessario che vengano messe in atto politiche di integrazione -aggiunge Albonetti- occorre trovare un lavoro, anche temporaneo, per queste persone perchè non si trovino nelle condizioni di dover ripiegare su azioni illecite per avere anche quelle poche disponibilità economiche necessarie, magari, anche solo per comprare un pacchetto di sigarette”.

L'accoglienza dei profughi per il comune non è un “caso mediatico” ma anzi motivo di vanto. “Ma quale danno al turismo, tutt'altro -afferma l'assessore alla Città Sostenibile Gennaro Campanile-. Essere stati tra i primi ad accogliere profughi è per noi motivo di vanto e di orgoglio perchè conferma Senigallia città della solidarietà. Siamo da tempo inseriti nell'ambito delle città interculturali e con l'arrivo dei rifugiati è già scattata la rete delle associazioni di volontariato cittadine che si impegneranno in progetti di integrazioni, anche linguistiche, degli immigrati. Del resto in passato le nostre strutture hanno già ospitato gli aquilani colpiti dal terremoto o profughi afgani ed ora è la stessa cosa. E poi, nelle nostre strutture alberghiere lavorano tantissimi stranieri per cui gridare ora allo scandalo o suscitare allarmismi è del tutto fuori luogo”.






Questo è un articolo pubblicato il 17-04-2011 alle 17:24 sul giornale del 18 aprile 2011 - 1115 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli, casa stella

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