Paradisi sui profughi: 'La Caritas li accoglie, Volpini vuole i meriti'

2' di lettura Senigallia 13/04/2011 -

L’Amministrazione comunale, assessore Volpini in testa, se ne lava le mani dei rifugiati libici. Come volevasi dimostrare.

Respinta con una verve al limite della xenofobia la proposta di accogliere i profughi al centro comunale Le Dune (l’Amministrazione ha difeso a riccio i meri interessi economici dei propri amici della Uisp che, in quel centro ottenuto gratis e senza bando di concorso, fanno cassa ogni estate fungendo da vero e proprio albergo a pagamento per turisti), l’accoglienza la farà, come spesso accade, una organizzazione cattolica. Sarà la Caritas e non il Comune a mettere a disposizione 12 posti letto. Pochissimi in una città come Senigallia (sempre tanti per un’associazione privata benemerita come la Caritas).

La domanda è: è questa la risposta della città solidale che sbandierava Mangialardi? Sono queste le politiche di integrazione urlate dalla sinistra cittadina? Il vero volto di questa maggioranza è quello del consigliere della sinistra radicale Carlo Girolametti che si era detto infastidito dalla proposta di accogliere i profughi. Questi politicanti hanno dimostrato che non saranno mai disposti a rinunciare a coltivare i propri egoistici interessi (al centro “Le Dune” gli interessi della sinistra sono altissimi) per un progetto di vera solidarietà. Meglio fare la demagogia a buon mercato sull’immigrazione facendone pagare il conto ai cittadini (magari tollerando il commercio abusivo in nome della “solidarietà”).

Politicanti che, anche in questo frangente di insensibilità ed egoismo allo stato puro, non perdono occasione di dispensare lezioncine sulle politiche integrative. Che non fanno e che non hanno mai fatto. Cacciano i profughi dal Comune per non dispiacere agli amici della Uisp e si nascondono dietro il paravento della Caritas appuntandosi una medaglietta di cartapesta. Che tristezza.