Malerba: FLI è una realtà in crescita nella Valle del Misa

Nicola Malerba è tornato ad occuparsi di politica dopo tre anni fa' dopo quasi quaranta anni di militanza politica. Oggi è tornato con un ruolo di responsabilità in FLI. Lo abbiamo intervisto per capire la situazione del partito nel territorio in vista dell'incontro di Sabato mattina a Senigallia con Benedetto della Vedova, Mario Baldassarri e Daniele Silvetti e di lunedì a Portonovo con Fini, Bocchino ed Urso.
A cosa è dovuto il suo ritorno in politica?
Ho iniziato a tredici anni aderendo al Fronte della Gioventù in Ancona, pensare di dire avevo chiuso definitivamente è stato un errore. Chi ha vissuto come me l'evoluzione della destra non poteva, nel momento in cui Gianfranco Fini subiva tutto quello che abbiamo visto in estate, rimanere in disparte, qualcosa di me, il cuore oltre alle convinzioni politiche e di progetto, ha detto "non puoi stare in silenzio" e mi sono rimesso in moto.
Molti, specialmente gli ex AN vi descrivono come dei traditori.
Noi di Futuro e Libertà non abbiamo tradito nessuno. Partiamo dal presupposto che Fini è stato cacciato dal Pdl e non se ne è andato di sua volontà. Fini era il nostro leader in An ed il punto di riferimento dell'area della destra nel Pdl. I Senatori e Deputati sono stati nominati e non eletti e indovinate da chi?
Noi non siamo persone che si vendono al primo offerente, non abbiamo logiche di potere nel nostro Dna e abbiamo fatto una scelta dettata da convinzione politica in un progetto di rinnovamento del centro destra e non da poltrone da dividere, non ci interessano, il nostro bene primario è l'Italia ed i cittadini.
A questo proposito ci spieghi Futuro e Libertà in sintesi.
Futuro e Libertà supera le logiche tradizionali dello scenario politico, supera le barriere molte volte strumentali del io sono di destra o di sinistra, si pone come tragettatore di un progetto nuovo che supera le barriere, che unisce e non divide, il partito degli Italiani dove tutti possono convergere se credono in valori condivisi, pur proveniendo da esperienze politiche diverse, ma che vedono la riaffermazione della legalità, la lotta ai corrotti, la coscienza non solo dei diritti, ma anche dei doveri, l'unità della nazione, il superamento dell'individualismo che ci ha sempre penalizzato e il confronto e la circolazione delle idee e lo stare al passo con i tempi governando le situazioni e proiettarsi nel futuro come punti di riferimento.
Dopo la fiducia a Berlusconi del 14 dicembre FLI ha subito una battuta d'arresto.
A livello locale non c'è stato nessun tipo di battuta d'arresto. Ci sono moltissime persone all'interno del PdL che hanno una gran insofferenza e stavano alla finestra Pur consapevoli che la scelta di FLI è giusta, ma dopo il 14/12 hanno deciso che non conveniva spostarsi.
Queste persone non ci interessano più di tanto. Gli iscritti a FLI hanno fatto una scelta in base alle convinzioni, al nostro progetto e non per opportunismo.FLI ha continuato a crescere. Le porte sono aperte per chi vuole venire con noi per convinzione.
Sono fermamente convinto che, dopo lo scandalo Ruby, molte persone dell'area berlusconianiana, faranno valutazioni diverse.
Come siete strutturati in Provincia?
Abbiamo sedici circoli e 22 rappresentanti comunali, abbiamo creato una struttura provinciale molto efficiente che vede per la prima volta insieme persone di esperienza e giovani intelligenti e volenterosi tutti sullo stesso piano uniti e determinati a superare conflittualità interne e generazionali, sembra che anche con l'aiuto del rappresentante più illlustre della nostra provincia Daniele Silvetti ci stiamo riuscendo.
Quali sono i prossimi appuntamenti?
Sabato mattina proprio a Senigallia ci sarà al Senbhotel una assemblea interregionale con l'Onorevole Benedetto della Vedova, Mario Baldassarri e Daniele Silvetti, mentre il clou di questi primi mesi di vita del movimento sarà lunedi' 24 al hotel La Fonte di Portonovo dove dalle 19.30 Ginfranco Fini, Adolfo Urso e Italo Bocchino incontreranno tutti noi e ceneremo tutti insieme. Un grande riconoscimento al fatto che le Marche hanno risposto così bene al progetto di Fututro e Libertà che non solo il Presidente della Camera ma anche i massini vertici del partito saranno presenti per testimoniare la soddisfazione per il nostro lavoro senza polemiche senza mostrare i muscoli, ma che con la forza delle idee ha coinvolto sempre più persone nel nostro progetto.
A Senigallia quale è il rapporto di FLI con l'API di Rutelli e l'UDC, due forze che non sono rappresentate in consiglio comunale e che appoggiavano alle recenti elezioni sindaci diversi da Marcantoni?
Tutto quello che era precedente all'accordo nazionale che ha portato alla creazione del Polo della Nazione, come le elezioni a Senigallia, seguiva logiche diverse.
Dalla creazione del Polo della Nazione con API e UDC abbiamo rapporti privilegiati.
Nelle Marche l'UDC è nella giunta Spacca, e per noi resta un'anomalia, perché noi siamo alternativi alla sinistra.
Nelle prossime tornate elettorali nei comuni, insieme a UDC e API siamo disponibili a dialogare con il PdL e con la Lega e con tutte le forze di centrodestra. Ma è necessario che il PDL non sia arrogante e non faccia imposizioni.
Marcantoni è l'unico esponente del Polo della Nazione in Consiglio a Senigallia. Se UDC e API hanno istanze da portare in Consiglio Comunale possono tranquillamente dialogare con Marcantoni che se ne farà amplificatore.
Quali sono i progetti di Fli per la valle del Misa?
In ogni paese della Valle del Misa, come nel resto della provincia, vogliamo creare un Circolo di FLI e avere un rappresentante in Consiglio Comunale.
Siamo in fase fondativa: eleggeremo i presidenti dei circoli, e poi i presidenti comunali, provinciali e regionale.
Da parte mia vedo l'esigenza di una proposta per il rilancio dell'economia. Presto scadrà la cassaintegrazione, molti non torneranno a lavorare e si troveranno disoccupati. I dati sulla disoccupazione giovanile sono allarmanti. Il rilancio dell'economia è urgente. La proposta del Polo della Nazione verrà formulata al Congresso FLI di Milano da Mario Baldassarri che conosce molto bene la realtà marchigiana e della nostra vallata essendo lui di Macerata.

Questa è un'inchiesta pubblicata il 20-01-2011 alle 19:37 sul giornale del 22 gennaio 2011 - 2042 letture
In questo articolo si parla di michele pinto, politica, inchiesta
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