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Discariche e amianto a cielo aperto: le frazioni si ribellano

2' di lettura Senigallia 10/01/2011 -

Le festività natalizie appena concluse lasciano dietro di sé una scia di proteste. A far sentire la propria voce di disappunto è un gruppo di residenti di San Silvestro, zona da sempre “a rischio” sul fronte dei rifiuti.



Da tempo le aree periferiche della città lamentano la mancanza di una raccolta sistematica dei rifiuti, ma soprattutto l'incuria di molti cittadini che scambiano la periferia senigalliese come punti di discariche a cielo aperto. San Silvestro, Grottino, Sant'Angelo, Castellaro ma anche le aree in prossimità delle zone dove si concentrano i negozi della grande distribuzione versano troppo spesso nel caos rifiuti più totale. Non è comunque insolito imbattersi, anche camminando per le vie del centro urbano, in divani, televisori e altri materiali ingombranti abbandonati sui marciapiedi in prossimità dei cassonetti.

Un problema che si è accentuato durante le festività natalizie quando i rifiuti prodotti sono aumenti e parallelamente è cresciuta anche la quantità di quelli (è proprio il caso di dirlo) gettati al vento. I residenti in periferia (che preferiscono non rendere noti i propri nomi) ora sono stufi di una situazione che rischia lo stallo. Premesso che nelle frazioni la raccolta differenzia non viene seguita con il metodo porta a porta ma attraverso il conferimento dei rifiuti in cassonetti di prossimità, questa modalità sembra incentivare l'incuria di quanti preferiscono abbandonare i rifiuti per strada piuttosto che percorrere qualche metro in più per raggiungere i cassonetti. Ma non solo. Molti dei rifiuti abbandonati sono materiali “ingombranti” o rifiuti cosiddetti “speciali” che possono essere conferiti nelle apposite discariche chiamando, gratuitamente, il servizio di raccolta a domicilio. Evidentemente però la prigrizia di molti si trasforma in un grave incuria.

Per questo i residenti delle frazioni e soprattutto di San Silvestro chiedono al comune di intervenire con controlli e anche sanzioni per fermare una volta per tutte il proliferare di discariche a cielo aperto. Altre due le questioni "calde". La prima riguarda le discariche a cielo aperto formatesi su aree di proprietà privata che rendono più difficile la rimozione dei rifiuti, e l'altra la presenza di manufatti in cemento amianto ritenuti dall'Asur "pericolosi".

Proprio di recente l'Asur è intervenuta, su segnalazioni di alcuni residenti, per verificare la presenza di amianto sulla tettoia di una ditta situata lungo la statale Adriatica Nord. Nella relazione inviata ai residenti e anche all'A.L.A., l'Asur confermava di aver rilevato "il precario stato di conservazione del manufatto in amianto" e per questo ha sollecitato il legale rappresentante dell'azienda "a procedere con la bonifica dell'amianto".








Questo è un articolo pubblicato il 10-01-2011 alle 15:49 sul giornale del 11 gennaio 2011 - 1138 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli, amianto, rifuti

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