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I vincitori del 5° Concorso di Poesia 'Cesare Vedovelli'

5' di lettura Senigallia 12/09/2010 -

In una gremita sala dell'oratorio di San Silvestro, sabato 11 settembre, sono stati proclamati i vincitori della quinta edizione del concroso di poesia 'Cesare Vedovelli'.



Pubblico numeroso, come è ormai consuetudine, per la premiazione del 5° Concorso di Poesia Cesare Vedovelli. Sabato 11 settembre nell'appena ristrutturata sala dell'oratorio della chiesetta di San Silvestro, spettatori, finalisti del concorso, abitanti della frazione e "curiosi poetici" non hanno fatto mancare affetto e calore per quello che, nato come piccolo concorso di poesia, grazie all'infaticabile impegno della sua ideatrice, Anna Maria Bernardini, è diventato con gli anni un appuntamento curioso e gradevole, con un occhio attento alla qualità della parola poetica.

La premiazione è stata aperta dal saluto del sindaco Maurizio Mangialardi, che non ha voluto far mancare la sua presenza, sottolineando l'importanza, al di là dei grandi eventi, di manifestazioni culturali "minori", come il concorso Vedovelli, e promosse nelle frazioni; segno di vivacità culturale e di desiderio di fare comunità.

Le poesie dei ragazzi e quelle in lingua italiana sono state lette da Remo Montanari.
Tra i finalisti del concorso, molti poeti provenienti da fuori regione.


Nella sezione Ragazzi, tutti i finalisti sono risultati non marchigiani, tanto che nessuno, tra i primi tre classificati, ha potuto ritirare i premi . A vincere il primo premio è stata Giulia Vannucchi di Viareggio, con la poesia "Ho negato"; seconda classificata Giovanna Bressan di Vicenza, con "Scambio di mani"; terza Angela Barcarolo, sempre di Vicenza, con "Il mio cuore è un mare". Tra gli altri finalisti, tutti a parimerito: Gemma Antuono di San Gennaro Vesuviano, con "A te amica mia"; Alberto Artuso, di Vicenza, con "Mamma mamma"; Miriam De Milchele, Portici, con "Io, tu e il mare"; Elena De Vito di Ottaviano, con "Il senso della vita"; Nicola Pongetta, Vicenza, con "La signora della notte"; Aimane Sbai, Vicenza, con "Stelle"; Asya Zerbato, Vicenza, con "Natura".

Curiosamente, i finalisti della sezione ragazzi, ad eccezione della vincitrice di Viareggio, sono tutti vicentini o del napoletano. La presenza di ben sei finalisti su dieci provenienti da Vicenza si spiega con il fatto che si tratta di ragazzi provenienti dalla stessa scuola, dove hanno seguito un programma specifico sulla poesia con laboratori appositamente dedicati. Particolare che non è sfuggito alla giuria del Vedovelli, che ha voluto così premiare i ragazzi che con evidente impegno e spiccata sensibilità si sono cimentati con la parola poetica. Un'esperienza che evidenzia, semmai ce ne fosse bisogno, come lo studio della poesia e l'esercitazione sul testo poetico siano importanti a scuola, per migliorare le capcità espressive dei ragazzi, stimolarne la sensibilità e dare spazio alla loro creatività.
Tutti gli insegnati che hanno seguito i ragazzi nel laboratorio di poesia, presso la scuola di Vicenza, hanno voluto chiamare Anna Bernardini per ringraziarla ed esprimere la loro contentezza per i risultati ottenuti.

Anche la sezione in Italiano ha avuto un vincitore da fuori regione; per la precisione una vincitrice, la signora Rosanna Di Iorio di Cepagatti, in provincia di Pescara, con la poesia "Fiori di Bucarest", dedicata ai bambini abbandonati della città rumena, che non ha mancato di commuovere il pubblico del Vedovelli. Il secondo premio è andato alla poetessa falconarese Matilde Avenali con "Stella Maggiore (a mia madre)"; mentre Letizia Greganti di Marina di Montemarciano, già finalista in precedenti edizioni del Vedovelli, è stata premiata con il terzo posto per la sua poesia dedicata ad Alda Merini: "A Alda Merini. Come la terra". Tra gli altri finalisti, sempre tutti pari merito, al di sotto del terzo classificato: Antonietta Calcina di Senigallia, con la poesia "Un nodo d'amore"; Graziella Carletti di Caltagirone, con "Paesaggi della Memoria"; Cesarina Giustozzi di Macerata, con "Notturno"; Pier Luigi Lemmi di Prato con "Raccontava stagioni (a mia madre)"; Fulvia Marconi di Ancona, con "La primula ancora fiorisce"; Tiziana Monari di Prato con "Sofia"; Rodolfo Vettorello di Milano, con la poesia "E' questo che m'incanta".


La sezione in dialetto ha avuto come vincitore un poeta anconetano, un uomo, dopo tante donne: Gianni Balercia con la poesia "El Passeto d'inverno". Il secondo premio è andato alla poetessa senigalliese Elisabetta Feddi con " 'L truscell ", terza classificata Ombretta Ciurelli di Perugia con "Vorria na mulichina chiacchieracce". Tra gli altri finalisti: Floriana Alberelli di Jesi con "Amore a prima vista"; Edda Baioni di Marzocca con " 'L sol e la luna"; Roberto Bernardini di Roma con "La pennichella"; di nuovo Antonietta Calcina, dialetto senigalliese, con "La barca sola"; Rosalia D’Ambrosio da Quartu Sant'Elena, ma con una poesia in napoletano, "Paura"; Floredana De Felicibus, di Atri nel teramano, già vincitrice nella sezione dialetto della scorsa edizione, con "Fragranze de nu tempe che n'arvè cchiù"; Marco Managò di Roma, con "La ladra de li mercati"; infine Fiorina Piergigli di Senigallia, ma con una poesia nel dialetto natìo, quello di Chiaravalle, " 'L monno cammia ".


Le poesie in dialetto sono state lette dagli stessi autori, almeno quelli che erano presenti. Anna Maria Bernardini ha letto le due poesie in romanesco, precisando di non essere partente del finalista Roberto Bernardini, mentre le restanti sono state lette da Antonio Maddamma, presidente della giuria.
Come ha ribadito lo stesso presidente, la selezione delle poesie in dialetto, il "piatto forte" del Vedovelli, è risultata particolarmente difficile, poiché tutte sono di ottimo livello.

I vincitori sono stati premiati dall'Assessore Gennaro Campanile, in sostituzione del sindaco che si è dovuto assentare per un'altra manifestazione culturale, e da Vania Vedovelli, figlia di Cesare Vedovelli.

L'appuntamento è per l'anno prossimo.

Foto di Marco Scaloni.












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