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Economia: neanche i saldi funzionano, il turismo non allevia la crisi del terziario

saldi 2' di lettura Senigallia 06/09/2010 -

Estate con segno “più” per il turismo ma in negativo per gli operatori del settore. Ad unirsi al coro delle lamentele degli albergatori per il calo della redditività che sta colpendo le imprese turistiche, nonostante il buon flusso turistico registrato anche questa estate, sono anche i commercianti.



I saldi di fine stagione non sono andati bene e la gente spende sempre di meno. Un'accoppiata che infligge ormai da mesi un duro colpo a quello che è il settore trainante dell'economia cittadina.

E' vero, la redditività delle imprese del terziario si è notevolmente abbassata -conferma Riccardo Pasquini, segretario di Confcommercio- i costi aumentano e contemporaneamente le famiglie riducono la spesa media e così facendo la contrazione dei consumi ricade un po' su tutti i settori del terziario. Nei ristoranti i coperti sono sempre gli stessi ma si spende di meno. Nei negozi gli scontrini a parità di scontrini emessi, gli importi sono molto inferiori agli anni passati”. Neanche i saldi hanno portato la sperata boccata di ossigeno. “Le svendite sono state molto al di sotto delle aspettative -aggiunge Pasquini- i commercianti hanno tenuto aperto anche dopo cena, con notevole sforzo, ma i risultati in molti casi non ci sono stati. Certamente le iniziative e le manifestazioni hanno portato a Senigallia molta gente e turisti e questo è un bene ma non basta. Occorre rivedere l'organizzazione dei saldi che devono iniziare in contemporanea in tutta Italia, altrimenti la concorrenza ci penalizza”.

Sulla stessa linea anche Confesercenti. “Il movimento di turisti è stato buono ma la gente non spende -fa eco il presidente Iorio Tombesi- le vendite, secondo quanto segnalato dai nostri associati, sono in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e i saldi non sempre danno l'effetto desiderato”. Una stagione turistica che anche per Confesercenti sarà ricordata come una delle più “nere” dal punto di vista commerciale. “Quella appena conclusa è stata una stagione anomala perchè priva di picchi in rialzo nelle vendite come invece accade sempre -prosegue Tombesi- si è lavorato, soprattutto a luglio e ad agosto, ma grandi introiti non si sono avuti. Anche in questi giorni di settembre qualche turista ancora c'è ma non spende o lo fa il meno possibile. Chi prima faceva dieci giorni di vacanza ora ne fa sette, chi comprava tre paia di scarpe ora ne acquista uno e così via. La situazione non è certo rosea”.






Questo è un articolo pubblicato il 06-09-2010 alle 23:50 sul giornale del 07 settembre 2010 - 909 letture

In questo articolo si parla di economia, giulia mancinelli, turismo, saldi

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