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Corinaldo: un turismo diviso fra colline e cultura, la parola passa agli operatori

3' di lettura 10/08/2010 -

Continua il dibattito tutto corinaldese sul turismo del Borgo più d'Italia. Dopo le parole del sindaco Scattolini, l'intervento di Eros Gregorini, dopo il Summer Jamboree e Corinaldo Jazz, la parola passa alle strutture ricettive.



Un piccolo fenomeno che da alcuni anni a questa parte si è manifestato a Corinaldo è quello dei "Bed and Breackfast". Ben 19 quelli aperti di recente. Un exploit che fa ben sperare. Ma che estate è per i B&B corinaldesi?

"Siamo aperti da tre anni e la stagione sta andando abbastanza bene - sottolinea Giacinta, gestore di un B&B a Corinaldo-. Fino a giugno non c'è stato un granchè, poi luglio si è movimentato. Agosto abbiamo riempito. Chi sono i nostri clienti? Italiani di passaggio che si fermano per qualche giorno e stranieri affezionati che tornano ogni anno e si fermano per una settimana o 10 giorni. La nostra struttura gode di una buona visibilità grazia al sito internet ma ammetto che in pochi conoscono il paese. Gli eventi che attirano più persone sono senza dubbio il Summer Jamboree e Halloween."

"Da noi vengono tanti turisti olandesi, abbiamo fatto un buon passaparola nel nostro paese ecco spiegato il perché -spiega Martijn Blijleve, olandese e titolare di un Bed and Breakfast-. Ma siamo molto contenti anche dell'aiuto da parte del Comune. L'amministrazione ci ha inserito sul proprio sito internet e sono tanti coloro che ci chiamano dopo aver trovato il sito del comune. La stagione quindi sta andando bene. Gli eventi che attirano tante persone sono certamente il Jamborre e Halloween."

Più perplesso il commento di Ingelis Gnutzman, titolare di un altro B&B. "L'estate sta andando meglio rispetto al 2008 -sottolinea la titolare- anche se i nostri clienti, soprattutto tedeschi chiedono qualcosa di più. Apprezzano tanto il paese ma mancano persone ed eventi. Il Summer Jamboree e Corinaldo Jazz sono molto apprezzati ma serve di più. In particolar modo eventi culturali come delle mostre. L'80% non conosce le Marche né tanto meno Corinaldo. Siamo partiti con degli amici e poi con gli "amici degli amici". Altro problema è senza dubbio la caccia. La nostra struttura è immersa nelle colline di Corinaldo ma tutti gli anni i nostri clienti devono fare i conti con i cacciatori. Che fare? Se le Marche vogliono veramente puntare sul turismo devono risolvere questo problema."

"Nella mia struttura i clienti sono soprattutto famiglie e studenti -conclude Adriana Coccioni, titolare di una struttura ricettiva in centro-. Clienti fissi che tornano ogni anno. In special modo ad agosto. A giugno abbiamo avuto poco movimento. Un tipo di clientela che ama il mare ma che preferisce la tranquillità del piccolo borgo. Magari meno interessata ad eventi come Halloween. Forse servirebbe qualcosa di diverso, basterebbe riaprire la Pinacoteca e le chiese. In molti dopo aver visitato le mura non sanno dove andare, specialmente nei giorni di pioggia."






Questo è un articolo pubblicato il 10-08-2010 alle 23:28 sul giornale del 11 agosto 2010 - 803 letture

In questo articolo si parla di attualità, riccardo silvi, corinaldo, Bed and Breakfast

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