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Bevilacqua risponde a Paradisi: 'Il nostro ospedale è allineato ai migliori parametri assistenziali regionali'

maurizio bevilacqua 4' di lettura Senigallia 17/04/2010 - "Come assicurato da galantuomo a galantuomo ed essendo ormai scomparse le fibrillazioni elettorali che hanno spinto alcuni, in ricerca di protagonismo e visibilità, a usare strumentalmente argomenti e polemiche varie relativamente alla sanità senigalliese, è giunto il momento di informare correttamente e serenamente la cittadinanza sulla situazione organizzativa del nostro presidio ospedaliero".

Dai primi di questo mese sono iniziati i trasferimenti previsti dei reparti interessati nella nuova struttura del monoblocco ospedaliero. E’ di generale conoscenza e comune buon senso sapere che inaugurare una struttura complessa quale è quella sanitaria che raggruppa in un unico moderno spazio diversi servizi non significa assolutamente che il giorno dell’inaugurazione è il giorno dell’inizio dell’attività. L’inaugurazione del monoblocco, che ha visto la massiccia presenza di associazioni e di cittadini, ha avuto il grande significato di prendere atto che un’opera di fondamentale importanza sanitaria dopo decenni di sforzi e di sacrifici è stata finalmente realizzata ed è a disposizione del territorio per la sua utilizzazione. E’ ovvio che trattandosi di servizi sanitari già funzionanti ed attivi che debbono essere trasferiti dalla vecchia alla nuova struttura, con metodiche ed accorgimenti di corretto trattamento dei degenti ricoverati, del personale e delle apparecchiature sanitarie sono necessari tempi tecnici opportuni allo scopo di evitare la sospensione o la riduzione dei servizi. Con precedente intervento apparso sulla stampa in data 11 scorso, tale problematica è stata approfonditamente trattata ed illustrata da questa Direzione. Non comprendere tutto questo ma pretendere per partito preso che tutto avvenga con un colpo di bacchetta magica, rivela una pregiudiziale ostilità ed una evidente, scarsa conoscenza delle problematiche ospedaliere. Rispetto ad alcuni specifici dubbi sollevati ritengo opportuno precisare:


Monoblocco ospedaliero.

Il progetto iniziale del monoblocco risale al 1980 e successivamente è stato adeguato alle nuove specifiche tecniche nel frattempo definite, intervenendo per quanto possibile e senza poter modificare le parti tecnico-strutturali già realizzate. In particolare sono stati rispettati i requisiti previsti dalla normativa vigente (legge 20 del 2000) e le diverse difficoltà incontrate sono state risolte nel modo migliore consentito. Alcune preoccupazioni, evidenziate con particolare spirito polemico, sono sinceramente incomprensibili sotto l’aspetto tecnico giacché si confonde la presunta insufficienza di accessori tecnici (bocchette per l’ossigeno, docce, numero delle attrezzature medicali ed assistenziali) con la qualità dell’assistenza erogata e che rientra totalmente nei parametri di qualità fissati a livello ospedaliero. Insinuare volutamente o meno il dubbio di una ridotta qualità di assistenza ospedaliera da parte del Presidio non è moralmente corretto né agevola il lavoro degli operatori ospedalieri e l’immagine pubblica del presidio. Creare inconsistenti allarmismi per fini speculativi non è un ben operare a favore della collettività.


Dotazione del personale.

E’ stato accertato e concordato con il Centro Territoriale per l’impiego che la Zona deve inserire nel proprio organico una quota di 27 aventi titolo rientranti nella percentuale prevista dalla legge 68/1999. Tale quota, naturalmente, non comporta l’immediata assunzione degli aventi titolo ma la stessa deve essere progressivamente raggiunta in una visione complessiva del sistema. E’ in corso di sottoscrizione un apposito protocollo con il Centro per concordare modalità e tempi di inserimento lavorativo degli aventi titolo per il quadriennio 2010-2013.


Dotazione strumentale.

Le apparecchiature di cui è dotato il Presidio sono funzionali ed adeguate ai bisogni degli assistiti, anche grazie ai generosi contributi erogati alla Zona da parte della benemerita Fondazione della Cassa di Risparmio di Jesi. La Zona è tuttavia pronta ad integrare il proprio parco tecnologico avvalendosi dei contributi di coloro che sono sinceramente preoccupati dell’andamento della sanità locale e che, anche se critici, vorranno erogare per contribuire fattivamente e non solo polemicamente a eliminare le denunciate insufficienze.


Infine una rassicurazione. Indipendentemente dalle polemiche suscitate dai detrattori desidero rassicurare gli assistiti della Zona 4 che il loro ospedale per la qualità e l’impegno degli operatori è allineato ai migliori parametri assistenziali regionali e che possono rivolgersi tranquillamente allo stesso, sicuri di ricevere in caso di bisogno le migliori cure, come hanno già sperimentato i tanti che li hanno preceduti nonché i tanti che provenendo da altri territori sanitari hanno avuto modo di apprezzare il nostro Ospedale.


da Maurizio Bevilacqua
direttore Area Vasta 2





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-04-2010 alle 17:59 sul giornale del 19 aprile 2010 - 2450 letture

In questo articolo si parla di attualità, ospedale, maurizio bevilacqua, senigallia





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