Polizia: in quattro in pensione, il ringraziamento del Vice Questore Palcani

Ad inizio mese se ne è andato il sovrintendente capo Lino Fioretti, da 20 anni in servizio sulla spiaggia di velluto e da 15 anni impegnato nell'attività investigativa anticrimine. Il sovrintendente Fioretti è stato l’ultimo di quattro "colonne portanti" del Commissariato che hanno deciso di lasciare il servizio dall’inizio dell’anno.
Prima di lui infatti è andato in pensione il Sovrintendente Capo Domenico Cassano, responsabile dell’Ufficio Archivio. Cassano ha raggiunto la pensione alla fine di gennaio. Da tempo era impegnato nell’attività di controllo del territorio, aveva maturato un'invidiabile esperienza nell’attività d’ufficio raggiungendo ottimi risultati professionali sempre riconosciuti dai colleghi e da tutto il Commissariato.
In pensione anche l’Ispettore Capo Giancarlo Rotatori, responsabile del settore anticrimine. Anche Rotatori lavorava a Senigallia da molto tempo, impegnato nell’attività investigativa e stimato nell’ambiente giudiziario, in special modo grazie al suo impegno come pubblico ministero alla Pretura di Senigallia.
Infine il Commissariato si è dovuto privare anche del responsabile del settore amministrativo, il Sostituto Commissario Alessandro Salvatori, arrivato nell'ufficio senigalliese nel 1996, ma già conosciuto negli anni precedenti per la sua attività di docente ed istruttore alla Scuola Allievi Agenti. Salvatori ha saputo farsi apprezzare dai colleghi e dalla cittadinanza per la professionalità e l’impegno dimostrati nel non facile settore della polizia amministrativa, con particolare riferimento ai numerosi servizi di controllo ad esercizi pubblici, locali di pubblico spettacolo, armerie e simili, svolti in piena collaborazione con gli altri enti preposti ai controlli. Nel 2008 il sostituto commissario è stato inoltre nominato Cavaliere della Repubblica.
"A tutti loro va il ringraziamento della Polizia di Stato ed in particolare dei colleghi del Commissariato -spiega Pancali-, con riconoscenza per l’impegno e la dedizione con cui hanno svolto i loro incarichi, ma anche con l’affetto che meritano per la correttezza e simpatia che li hanno sempre contraddistinti nel loro operato quotidiano."

Questo è un articolo pubblicato il 13-04-2010 alle 14:28 sul giornale del 14 aprile 2010 - 3437 letture
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