Angeloni: \'Mai un tavolo di confronto con il Mezza Canaja\'

È sufficiente leggere sulla stampa queste dichiarazioni di uno dei portavoce del Centro Sociale “Mezza Canaja” per rendersi immediatamente conto di quale abissale distanza vi sia tra simili posizioni e i valori che in democrazia regolano la vita di una comunità. Subito dopo le occupazioni attuate da “Mezza Canaja” abbiamo, come Amministrazione Comunale, fortemente condannato queste azioni, condividendo in pieno il tempestivo intervento delle forze di polizia. Le posizioni espresse da “Mezza Canaja” sono gravi e pericolose, in quanto teorizzano una specie di sistema a legalità attenuata, nel quale ogni diritto può essere sacrificato sull’altare di un interesse autoproclamato come generale.
Ma chi è che decide quando un diritto può essere cancellato e quando invece un altro debba essere esteso? Chi impone espropriazione di alloggi? Chi fissa canoni o forma graduatorie? Ma loro, naturalmente: gli occupanti di “Mezza Canaja”!
Può davvero la vita di una comunità locale fondarsi sulla sistematica violazione delle regole? Noi siamo convinti di no e crediamo che anche la città la pensi così. Per questo non possono essere accettate posizioni come quella espressa dal Consigliere Mancini, che da un lato si candida alla guida della città e dall’altra offre sponde politiche a chi parla dell’illegalità come valore positivo.
Anche sul fondamentale tema del diritto alla casa, da “Mezza Canaja” non arriva alcun contributo concreto. Questo è stato da sempre per noi un tema prioritario. Proprio oggi, grazie alle scelte concrete operate dall’Amministrazione Comunale in questi anni, sta giungendo a maturazione una importante serie di interventi di edilizia agevolata e sovvenzionata in tutto il territorio comunale.
Mi riferisco ai circa 80 alloggi di edilizia sovvenzionata per le fasce di reddito più basse previsti nelle lottizzazioni di Marzocca, Cesanella e Villa Aosta, i cui cantieri partiranno entro l’anno; penso all’ultimazione delle procedure di assegnazione dei 20 alloggi di Via Piave; ricordo gli alloggi della zona PEEP di Cesano; sottolineo l’innovativo progetto dell’autocostruzione, al quale abbiamo aderito e che prevede la costruzione di 20 alloggi, 10 dei quali per cittadini extracomunitari; o, ancora, penso al recupero di beni immobili nel centro storico finalizzati all’edilizia residenziale a canone sociale, come è accaduto per la promozione dell’intervento di via Cavallotti, ex Orti del Vescovo, con la previsione di ben 37 alloggi da assegnare con un affitto pari al 70 % del canone concordato.
Certamente si può e si deve fare di più.
Però mi chiedo: gli occupanti di “Mezza Canaja” conoscono almeno un po’ questa realtà? Hanno maturato qualche idea o proposta un po’ più concreta di un’occupazione a favore di telecamera? Non ci sarà mai un tavolo di confronto tra l’Amministrazione Comunale e chi, come “Mezza Canaja”, rivendica l’illegalità come proprio metodo d’azione. Per conquistare diritti in favore dei più deboli c’è bisogno di conoscenza dei problemi, progetti concreti, coerenza di comportamenti e, soprattutto, occorre rispetto per i cittadini e per le regole della democrazia. Valori e princìpi che non si possono occupare, ma che bisognerebbe invece cercare di vivere.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-08-2009 alle 13:57 sul giornale del 22 agosto 2009 - 6490 letture
In questo articolo si parla di luana angeloni, mezza canaja, politica
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