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Sosta selvaggia dell\'auto comunale: solidarietà all\'autista-volontario

maurizio mandolini 1' di lettura Senigallia 31/07/2009 - Un cittadino attento E’ giusto, sacrosanto, ma una parola in questo caso va spesa. L’automobile giustamente sanzionata appartiene ai servizi sociali, e viene usata, come dice la scritta sugli sportelli, per “servizi alla persona”.

Le persone che fruiscono di questi servizi sono persone particolari, perché in condizioni fisiche, o psichiatriche, o psicologiche, o anche solo economiche, particolari.


Certo, chi è al volante di un’auto deve conoscere e rispettare la segnaletica, ma al volante in questo caso particolare c’era un ragazzo di vent’anni, che ha scelto di partecipare al bando per il servizio civile, mettendosi, per davvero pochi soldi, a disposizione della comunità e in particolare delle sue fasce più deboli, e che quel giorno accompagnava una persona anziana con gravi problemi fisici, e non ha trovato di meglio che fermare l’auto nel punto più vicino al luogo che la persona doveva raggiungere. Pagherà, come è giusto, la sua sanzione, e si vedrà, ancora com’è giusto, decurtare quattro punti dalla patente.


Voglio però esprimergli comunque la mia solidarietà, come persona e come dirigente del servizio, e dirgli che capisco la sua amarezza, ma che a vent’anni tutto si supera, figuriamoci una multa. Diversa invece è la mia amarezza di adulto, quella dettata dalla consapevolezza di vivere in un mondo in cui le macchine fotografiche, così come i registratori, ma così come anche le telecamere, diventano protagonisti e interpreti acritici della realtà, sostituendo il cervello, per non parlare del cuore.


da Maurizio Mandolini
Dirigente comunali dei servizi educativi e sport, culturali, sociali




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-07-2009 alle 16:49 sul giornale del 31 luglio 2009 - 5737 letture

In questo articolo si parla di attualità, maurizio mandolini