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Chiappa alla Angeloni: un\'ipocrisia salvare la ciminiera e non l\'ex Enel

Luciano Chiappa 1' di lettura Senigallia 29/07/2009 - E stupefacente l’ipocrisia dell’attuale sindaco di Senigallia, il quale mentre da un lato, con straordinaria enfasi retorica, dice di voler, (in questo caso giustamente), tutelare un simbolo dell’archeologia industriale cittadina, in quanto testimonianza della nostra storia, dall’altro lato autorizza la demolizione di un luogo della memoria, di un luogo della storia, di un simbolo dell’architettura razionalista quale è il palazzo della ex Colonia Unes-Enel. Se ne dovrebbe vergognare.

E non si può non cogliere la circostanza per ribadire alla città che l’autorizzazione alla demolizione della colonia Unes-Enel è una vera e propria barbarie, di cui non solo il sindaco ma tutti gli attuali amministratori, nel caso si concretizzasse, se ne dovranno assumere per intero tutta la responsabilità di fronte alla storia di Senigallia e alla coscienza civica della comunità regionale e nazionale.


E ci si domanda come la cultura democratica del centro sinistra senigalliese possa accettare un simile “doppiopesismo”, una tale dolosa contraddizione nel governo delle istituzioni cittadine, che suona anche come una vera e propria presa in giro per tutti i cittadini di Senigallia. Nel vano tentativo di edulcorare una scellerata politica di distruzione del territorio e dei valori in esso incorporati sotto la coltre della solita speculazione edilizia di miniappartamenti, il Sindaco ha di nuovo dimostrato il suo essere personaggio estraneo ad un progetto di rilancio della città realmente rispondente ai bisogni di Senigallia e dei senigalliesi.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-07-2009 alle 17:46 sul giornale del 29 luglio 2009 - 3435 letture

In questo articolo si parla di attualità, sacelit, luciano chiappa





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