Cesanella: il punto sui problemi della frazione e non solo

A nostro avviso, se deve essere prevista una “nuova” piantumazione di alberi, metterli dove
è già stato previsto, fin dagli dagli anni ’70, un Parco che dovrebbe essere già esistente
come standard urbanistico di “verde pubblico”, significa ridurre ad una le due aree verdi
che potenzialmente Senigallia ha diritto di avere: una per il Parco, grazie al quale sono
state costruite case, ai margini dello stesso, ed una per le obbligatorie opere di mitigazione
ambientale.
Altrimenti avremmo uno strano “prendi uno ma avresti potuto prendere due”.
Sarebbe quindi opportuno che sia subito avviato l’iter per la realizzazione del Parco, senza
aspettare la società Autostrade.
A costo zero, si potrebbe affidare mediante gara la realizzazione del Parco prevedendo il
corrispettivo della gestione di attività ludiche o sportive da farvi realizzare, secondo gli
schemi della finanza di progetto e del concorso di idee progettuali.
Su questo punto possiamo e vorremmo collaborare fattivamente alla definizione di una
proposta progettuale analitica, sostenibile e legittima, proseguendo l’opera di
collaborazione già avviata con incontri e da sviluppare.
Gli alberi della società autostrade potrebbero così valorizzare e tutelare altre zone, magari
quelle a rischio frana, quelle che saranno maggiormente pervase dalle nuove opere
pubbliche e quelle che non drenano a sufficienza la pioggia.
Tutta da verificare è la notizia, peraltro appresa da fonti autorevoli, secondo la quale nel
bilancio comunale sarebbero stati stanziati trenta mila euro per il Parco, e che tale
stanziamento sarebbe stato recentemente ridotto, perché in precedenza gli euro in bilancio
per il Parco sarebbero stati ottanta mila.
Piazzale Michelangelo. Sarebbe opportuno fare chiarezza sulla situazione dell’area e sui
piani approvati, e non solo pensati, per sistemarla.
Sembra che sia allo studio l’idea di realizzare un parcheggio a ridosso della statale, al lato
sud dell’imbocco del Piazzale, che potrebbe a sua volta diventare il centro di una maxi
rotatoria. Non daremo peso a questa voce, perché è tale, ma vorremo sapere.
Siamo aperti a valutare qualsiasi idea, ma vorremmo conoscerla, e partecipare alla
discussione, se idee allo studio ve ne sono. Sarebbe opportuno che tutti i residenti possano
apprendere dalla stampa locale le prospettive della futura destinazione del Piazzale, la sua
futura dimensione, e quale destinazione eventualmente diversa avrà l’immobile che
attualmente ospita una scuola dell’infanzia, così tutti potranno farsi un’idea, e non solo chi
ha avuto la possibilità o la fortuna di apprendere le notizie o le idee allo studio
direttamente dalle fonte.
Degrado delle fogne, della pubblica illuminazione e del verde. Al di là della
disponibilità che abbiamo dato e che cercheremo di garantire, nei nostri limiti, per
contribuire come volontari alla manutenzione di un’area verde, il nostro contributo sarà
chiaramente una goccia nel mare delle cose da fare.
Gli interventi in corso nelle strade centrali sono doverosi ma minimi ed
insufficienti rispetto alle esigenze del quartiere.
Tutti i residenti lo sanno, e non lo mandano a dire.
Serve un piano triennale per sistemare tutte le strade, per avere la pubblica illuminazione,
oggi inesistente perché coperta dagli alberi non potati, e soprattutto per la messa in
sicurezza di tutte le pubbliche fognature del quartiere, altrimenti con le piogge battenti di
questi tempi, a settembre rischiamo di vedere danni che sarebbe meglio prevenire.
Sappiamo che le disponibilità finanziarie comunali sono limitate ma abbiamo anche visto
spese a nostro avviso meno prioritarie rispetto alle emergenze segnalate.
Esempi? Sommiamo tutti i contributi dati dal Comune nel 2009 e nei tre anni precedenti, ad associazioni e persone, per realizzare singoli eventi grandi e piccoli che potrebbero essere finanziati in altri modi, ed aggiungiamo le spese fisse relative alla partecipazione a For.ma., e ad altri organismi, forse utili ma a nostro avviso meno prioritari, ed infine sommare il risultato con il risparmio ingente che si otterrebbe razionalizzando, con un programma mirato al risparmio, la spesa per gli uffici, riducendo il numero dei dirigenti ed in particolare unificando (come prevederebbe il piano sociale regionale e la legge 328/2000) gli uffici dell’ambito territoriale sociale con l’ufficio servizi sociali del Comune. Si avrebbe un gruzzolo di danaro da spendere per voci a nostro avviso primarie, come la messa in sicurezza della Cesanella, e di altri quartieri in analoghe condizioni.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-07-2009 alle 14:29 sul giornale del 23 luglio 2009 - 1112 letture
In questo articolo si parla di attualità, cesanella, Comitato Pro Cesanella... e non solo