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La Angeloni: \'Lascio una città che sa guardare al futuro\'

luana angeloni 4' di lettura Senigallia 16/07/2009 - Una città in evoluzione, cresciuta sotto il profilo culturale, turistico, infrastrutturale e della coesione sociale. Giusti o sbagliati che siano (dipende dai punti di vista politici), gli obiettivi dei suoi dieci anni di governo li ha raggiunti. 

Dal completamento del porto, alla riapertura della Rotonda, alla costruzione di una nuova strada alternativa alla complanare. Nel 2010 il sindaco Luana Angeloni lascia “una città che sa guardare al futuro”. “A Senigallia ho trovato una città ricca di potenzialità, di talenti e di personalità forti, con un grande spirito di apertura verso gli altri -afferma il sindaco Luana Angeloni- il nostro obiettivo era di valorizzare queste risorse guidando la crescita della comunità secondo il nostro progetto politico. Dopo dieci anni Senigallia è una città diversa, più bella, accogliente, competitiva, coesa e proiettata verso il futuro”.

Da dove è cominciato il lavoro?
“Siamo partiti dalla vocazione culturale per arrivare a manifestazioni in grado di attirare gente. Portammo per la prima volta il teatro urbano, poi sono arrivati eventi ormai radicati come la Festa di Capodanno, il Summer Jamboree, la Notte della Rotonda...Legato alla cultura c\'è il turismo. Abbiamo vissuto le trasformazioni e avvertito le competizioni di mete esotiche e dei low cost. Abbiamo rimodulato la nostra offerta, puntando sulla qualità e su segmenti di turismo come lo sport, l\'enogastronomia, la cultura. Nel periodo di crisi non solo abbiamo retto ma nel 2008 abbiamo segnato un +6.8% di presenze”.

Come è cambiato anche il volto della città?
“Abbiamo investito sulla città storica e sulle frazioni perchè la qualità urbana è stata una priorità. Abbiamo restituito la Rotonda alla città, riaperto l\'ex Gil, riqualificato il Foro Annonario, piazza Manni, via Carducci, corso Matteotti e tutte le frazioni sono state interessate da interventi di restauro. Abbiamo realizzato 14 km di piste ciclabili, potenziato del 60% il trasporto pubblico incrementando gli utenti del 35% e gli abbonamenti del 147%”. Abbiamo potenziato i servizi alla persona e portato da 60 a 300 i posti per i bimbi nei nidi. Il tutto nonostante i continui tagli dei trasferimenti statali”.

Sono arrivate opere infrastrutturali che incideranno pesantemente sul futuro della città...
“Quando sono arrivata ho trovato una certa rassegnazione su progetti che sembravano irraggiungibili. Noi ci siamo rimboccati le maniche e pianificato gli interventi. Sapevamo che con la terza corsia dell\'A14 c\'era un\'occasione unica, quella di realizzare una nuova strada, da anni reclamata, che alleggerisse la città dalla morsa del traffico. Ci siamo agganciati a questo treno in corsa e colto questa opportunità. A settembre partono i cantieri per la bretella nord. Si tratta veramente di un grande risultato. Questa città aveva anche due grandi aree in degrado e pericolose. Ora la Veco è bonificata e la Sacelit presto diventerà un nuovo quartiere grazie anche allo spirito di imprenditorialità privata”.

Altra questione, il porto...
“Era un\'incompiuta. C\'era un progetto fermo da 10 anni nel cassetto del ministero. Da lì siamo ripartiti. Grazie alla collaborazione della Regione Marche, entro l\'anno avremo il nuovo porto di mare che rilancerà anche la pesca, il diportismo e sarà all\'altezza di una città come Senigallia”.

Dal punto di vista politico, nel 2003 anticipò l\'Unione allargando la maggioranza a Verdi e Rifondazione. A Senigallia quella maggioranza ha perso un pezzo (Rifondazione Comunista) ma è riuscita a reggere molti scossoni...
“Riformismo e radicalità erano nella mia visione di governo e per questo avvertivo la necessità di ricomporre una maggioranza estesa a tutto il centro sinistra. Verdi e Rifondazione hanno condiviso il nostro programma e sono entrati in giunta. Rifondazione ne è uscita nel 2008 e mi dispiace che lo abbia fatto proprio ora che raccogliamo i frutti della nostra azione. Il nostro programma non è cambiato, sono loro però ad aver rinnegato pratiche votate insieme come il piano Cervellati o le bretelle complanari. In più adesso con noi c\'è anche l\'IdV”.

Ha qualche rammarico?
“Di aver gettato le basi ma di non riuscire a realizzare un nuovo museo della città dedicato a Mario Giacomelli”





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-07-2009 alle 23:59 sul giornale del 17 luglio 2009 - 4051 letture

In questo articolo si parla di luana angeloni, attualità, giulia mancinelli