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Frattura in Forza Italia: critiche al coordinamento del Pdl

niccolò rossi 3' di lettura Senigallia 20/12/2008 - La costituzione avvenuta in “sordina” del PDL, dimostra , ancora una volta, come da noi denunciato a gran voce per il congresso cittadino di FI, che i soliti noti ed i pochi vogliono gestire in maniera arbitraria e personale il partito ed ora il PDL, già nato e morto a Senigallia prima dell’inizio.

Per rispetto e stima dei nostri sostenitori, volutamente ci eravamo proposti di “starcene in finestra” ma dopo la “levata di scudi” di iscritti ed ex membri del direttivo, tra l’altro mai legittimato da incontri e verifiche tra iscritti e simpatizzanti , sentiamo il dovere e il diritto di sottolineare le tante e grandi incongruenze politiche che hanno contraddistinto il percorso di FI e poi del PDL a Senigallia, forti anche delle 108 firme raccolte nell’incontro da noi organizzato il 25 maggio u.s. tra gli iscritti e simpatizzanti che non si riconoscono in questo modo di fare e gestire la politica ed il partito.


Vi è una regia “occulta” di ciò che accade nel partito a Senigallia imputabile a taluni personaggi che per equilibri perversi di potere continuano ad utilizzare metodi e sistemi poco ortodossi , avvallando personalismi e protagonismi fuori da ogni logica e strategia politica. Come per il Congresso farsa del 24 settembre 2007 dove gli stessi componenti del direttivo si sono votati e proclamati tali, senza un minimo confronto con la base, anche in questa occasione ha prevalso la prepotenza e l’arroganza e si è esautorato il ruolo fondamentale degli iscritti, considerati solo “portatori d’acqua”, dando vita ad un comitato esecutivo del PDL in maniera subdola e carbonara. Il criterio utilizzato per la nascita del comitato esecutivo risulta poco chiaro e antidemocratico , fondato sulla selezione di tanti “servitori” che a comando dicano “Signor Sì” , che non diano alcun tipo di fastidio all’attuale governo cittadino , ma soprattutto che portino il partito in uno stato comatoso tale da non mettere in discussione le leadership di taluni “caporaletti”. Di esempi di mal gestione e di occasioni perse per fare una buona opposizione ce ne sono tante, basti pensare all’entrate ed alle uscite a comando dei consiglieri comunali dalle commissioni consiliari, dalle mancate assemblee pubbliche sui temi scottanti della città come Palazzo Gherardi , Piano Cervellati, raccolta differenziata ma , al contrario, si organizzano “pellegrinaggi ” tra le frazioni senza proposte e progetti alternativi, solo per deviare l’attenzione dai reali problemi cittadini.


Si persegue la politica delle “cene” , invitando tramite SMS, coloro che “meno sanno e meglio è” per il timore che tanta “spazzatura” alla fine possa emergere , tant’è che a luglio u.s. si è “fuggiti” a Marina di Montemarciano per organizzare la “festa azzurra”. Assenze continue e pesanti in consiglio comunale in occasione di sedute chiave per il futuro della città, come ad esempio in occasione della mozione su Palazzo Ghepardi passata per 1 voto di scarto, petizioni organizzate col solo scopo di fare propaganda , questioni territoriali importanti prima sollevate a gran voce sui giornali e mai portate a fine come ad esempio la denuncia alla corte dei conti e alla procura della repubblica per il caso dell’ex Gil . Bagarre organizzate ad hoc in consiglio comunale con tanto di megafoni fine a se stesse, sede del partito inesorabilmente chiusa. Questi personaggi ormai logorati da una politica ambigua, del tanto peggio tanto meglio e che “amiccano” a sinistra, sono, oggi, coloro che rappresentato il PDL , propagandandosi come alternativa per la nostra città, ma per fortuna i cittadini e gli elettori hanno una coscienza critica ed hanno capito il gioco subdolo che è stato tramato alle loro spalle.


da Niccolò Rossi e Donatella Berardinelli




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-12-2008 alle 01:01 sul giornale del 20 dicembre 2008 - 4427 letture

In questo articolo si parla di forza italia, niccolò rossi, politica, senigallia, donatella berardinelli, Popolo delle Libertà





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