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Alessandro Serretti ha spiegato il disagio mentale

associazione primavera onlus 3' di lettura Senigallia 14/12/2008 - “Salve concittadino”. Questo il saluto cordiale rivolto l\'altra sera A S.Rocco, da Giuseppe Paglialunga “pionere” dell’Associazione PrimaVera, in nome della stessa;. oltre al saluto all’illustre Relatore, Paglialunga a rivolto al numeroso pubblico presente a S. Rocco, un appello “venite da noi all’Associazione PrimaVera, con “Coraggio e Speranza”.- S.E. il Vescovo mons. Orlandoni ha espresso il sostegno della Chiesa Senigalliese, indicando la esigenza di tenere alta la sensibilizzazione sulle problematiche del disagio mentale perchè – ha affermato- “..poco è stato fatto dopo la chiusura dei manicomi ”

Presentato dal Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Dott. Leo Mencarelli, ha preso quindi la parola il prof. Serretti.- Ampia e interessantissima la sua disamina, sostenuta dalla proiezione di diapositive, sul tema della “sofferenza mentale tra relazione d’aiuto e assistenza”; iniziando dalle cause dell’insorgere della malattia (biologiche - psicologiche - sociali) il prof. Serretti, con un linguaggio semplice e comprensibile ha quindi analizzato le molteplici patologie mentali (depressione/ mania/ ansia/ panico/ ossessione/ fobia/ compulsioni/ anoressia/ bulimia/ schizofrenia/ demenza senile/ abusi e dipendenze) e, per ogniuna di esse ha consigliato il più idoneo atteggiamento da assumere da parte del familiari .


Il relatore ha negato ogni ipotesi che si possa prescindere dall’uso di farmaci certamente da somministrare in stretta combinazione con una personalizzata psicoterapia. La relazione del prof. Serretti è stata molto esaustiva per quanto attiene le cause della malattia mentale, la sua complessità clinica, la necessità che nell\'approccio alla malattia stessa occorra esplorare più vie, quella della terapia farmacologica, quella della psicoterapia, della riabilitazione. Relativamente a quest\'ultima, nel dibattito che è seguito, i familiari hanno espresso il pensiero che molto di più possa e debba essere fatto, anche per conseguire i migliori risultati possibili; è apparso inopportuno soffermarsi sulla idea che la malattia mentale sia incurabile per non diffondere ingiustificato pessimismo e tristezza; al contrario è necessario incoraggiare e promuovere tutti quei tentativi di reinserimento sociale, lavorativo, su cui lavorano con passione tante persone ed associazioni, come l’ Associazione PrimaVera, accanto alle istituzioni. Curare meglio si può e si deve, ha affermato il prof. Serretti; ma allora a chi spetta verificare l\'efficacia della terapia? Può un familiare giudicare l\'intervento psichiatrico? e se si rompe l\'alleanza terapeutica con lo specialista perchè si riduce la fiducia nei suoi confronti, a chi ci si deve rivolgere?; sono questi gli interrogativi su cui continuare a confrontarsi e a discutere.


Resta inoltre qualche timore sulla necessità di rivedere la Legge 180, ma su questo occorre “vigilanza” perchè se è vero che vi sono nel territorio molte criticità (assenza di strutture territoriali per i malati cronici, ad esempio), d’altro canto, mettendo in crisi l\'intervento sociale, si può correre il rischio di ghettizzare nuovamente questi pazienti e ricreare dei luoghi chiusi, emarginanti. Il Prof Serretti, ricercatore genetista, ha anche aperto uno spiraglio sul futuro della ricerca affermando che “... i rischi genetici potranno essere accertati ...”.la ricerca è orientata verso questi orizzonti. I numerosi interventi del pubblico presente sono stati caratterizzati dalla speranza che comunque sul disturbo mentale si può e si deve intervenire ed agire, con risultati importanti assai vicini al completo recupero. L\'Associazione Primavera dà voce a tutti ritenendo che sia utile ascoltare tutti gli esperti, perchè se la malattia mentale davvero è così complessa, anche gli approcci alla sua soluzione sono molteplici e complessi.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-12-2008 alle 01:01 sul giornale del 16 dicembre 2008 - 2288 letture

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