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Amati (Pd): la soppressione fermate Eurostar un degrado per le ferrovie

silvana amati 3' di lettura Senigallia 21/11/2008 - La situazione del trasporto pubblico su rotaia nelle Marche sta per giungere ad un ulteriore, articolato, degrado, in particolare per la tratta che attraversa la provincia di Ancona e che mette in contatto la nostra Regione con la Capitale.

In questi mesi si sono succeduti innumerevoli atti, interrogazioni parlamentari, incontri di diverso ordine e grado. Mentre si avvicina la data di pubblicazione dell\'orario invernale, avverto però che si affievoliscono le speranze di riscontri concreti e positivi del lavoro fatto. Per quanto mi riguarda, ho usato tutti gli strumenti che avevo, dalle interrogazioni bipartisan, all\'incontro con l\'Amministratore Delegato di Trenitalia Ing. Moretti insieme alle colleghe Magistrelli e Sbarbati, e di seguito con il Presidente Spacca e la Giunta Regionale, incontro quest\'ultimo al quale ha partecipato anche il Sen. Casoli.


Il problema, comunque importante, del mantenimento delle aperture delle biglietterie di Jesi e Fabriano sembrerebbe trovare soluzione con la partecipazione di assunzione diretta delle medesime in comodato d\'uso da parte degli Enti Locali interessati. Diversa la situazione degli Eurostar ed in particolare del Rimini- Roma in entrambe le tratte. E\' scomparsa da un anno la fermata, sia estiva che invernale, di questo treno a Senigallia. Tutti conoscono gli eccellenti risultati di presenze del turismo senigalliese ed è incomprensibile, se non scientificamente punitiva, l\'assenza di una fermata così importante in una città dotata peraltro di parcheggi gratuiti limitrofi alla stazione. Così è stata penalizzata la città di Ancona, capoluogo di Regione, per l\'unico motivo comprensibile che sembra essere quello di far partire più comodamente gli utenti da Rimini, visto che il treno giunge a Roma nell\'orario antecedente la soppressione della fermata di Ancona. Ora si minaccia la chiusura della fermata di Jesi, città nel cui territorio si sta definendo la piattaforma logistica dell\'Interporto, e peraltro città dotata anch\'essa di parcheggi gratuiti in stazione per gli utenti. Sembra invece aperta la questione della soppressione della fermata a Fabriano.


Il treno insomma, nelle Marche, fermerebbe a Pesaro, Fano, Falconara (città senza parcheggi liberi per la sosta di autovetture), e forse Fabriano. Che fare? Dobbiamo iniziare una guerra tra poveri, mettendo le città le une contro le altre, per peso economico e politico? Dobbiamo dar ragione a quanti fino ad ora hanno lamentato la poca considerazione del territorio della provincia di Ancona a livello centrale al di là del fatto che essa sia luogo di nascita del Presidente della Regione e di una vasta delegazione di Assessore Regionali, Consiglieri, Parlamentari, rappresentanti di importanti Enti Locali? E\' questo il primo esempio pratico di Federalismo non solidale, dato che si valorizza al massimo la linea ad alta velocità Milano/Roma e si mettono le Marche in difficoltà? Ci dicono che i nostri conti nel settore, in Regione dovrebbero valere da garanzia del contrario, ma nessuno fin qui ci ha spiegato come si realizzi l\'auspicata ricaduta positiva di questa chance economica per il nostro territorio. Per parte mia voglio esprimere tutto il disagio nel vedere non ascoltato il molto lavoro intrapreso per garantire un servizio, peraltro minimo e di qualità scadente. Non si tratta qui di mettere a qualcuno medagliette più o meno di latta o di mettere Fabriano contro Jesi o Senigallia contro Fano. Si tratta di far rispettare gli interessi comuni di un\'area economicamente rilevante per la nostra Regione, che certo meriterebbe particolare attenzione, tanto più in un periodo così difficile. Se resta solo lo strumento della denuncia pubblica delle incongruenze, non mi sottraggo da questa ultima responsabilità. Chiunque dovesse riuscire nell\'intento complessivo del mantenimento di questo servizio, meriterà il plauso degli utenti, prescindendo dalle appartenenze politiche.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 21 novembre 2008 - 3675 letture

In questo articolo si parla di silvana amati, politica