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Antonio Di Pietro in Ancona, i \'Gazebo della Legalità\' anche a Corinaldo

2' di lettura Senigallia 17/11/2008 - Ogni giorno cresce la voglia di rinnovamento etico e l’onda dei giovani dell’Italia dei Valori, sprizzata dal Circolo IdV di Senigallia, si diffonde in Valmisa.

Si rinnovano così gl’appuntamenti dei chioschi pro-referendum per l’abolizione del Lodo Alfano, il prossimo è per sabato 22 a Corinaldo nei pressi di Largo XVII settembre 1860. La proposta di referendum per abolire le immunità governative è comunque sottoscrivibile ogni giorni in orario lavorativo dai segretari comunali: basta recarsi in Municipio con un documento. Con la propria firma si esprime, assieme alla richiesta dell’indizione, l’ideale per una società anche locale fondata sul rispetto delle persona e l’osservanza delle norme.

In questo momento, giorno per giorno, sono in gioco i principi di fondo del nostro costituzionalismo, cioè l’equilibrio dei Poteri separati. La posta è tanto grande che il Presidente IdV Antonio di Pietro ha intrapreso da tempo una lunga e solitaria campagna città per città per spiegare di persona quale contrapposizione si va creando tra il «paese legale» e quello «reale». Sabato 29 novembre la Giornata della Legalità marchigiana in Ancona, a cui seguirà la nascita di circoli territoriali fondati da attivisti determinati a riportare nei dibattiti cittadini i temi di giustizia sociale. Il lodo Alfano, introducendo la sospensione di ogni tipo di procedimento penale a carico del Presidente del Consiglio per tutta la durata del suo mandato, costituisce un unicum nel panorama politico europeo, in cui l\'immunità è prevista in genere solo per i parlamentari e limitatamente all\'esercizio delle loro funzioni: i rappresentanti dell\'esecutivo non godono di nessuna agevolazione in questo senso. Quindi è il potere esecutivo a godere dell’immunità in Italia, non quello legislativo com’è in Europa.

Dobbiamo difendere il patrimonio della nostra Costituzione democratica dagli assalti di qualsivoglia oligarchia moderna. Firmando e poi votando contro il lodo Alfano ripariamo da un verso al primo dei guai combinati dall’oligarchia di governo, e dall’altro lanciamo finalmente un segnale chiaro alle oligarchie locali, siano consorterie amministrative, finanziarie o industriali che soffocano tanti aspetti della vita quotidiana dei cittadini. Di fronte alle complessità moderne ed alle sfacciate contrapposizioni d’interessi individuali e di categoria, alla sfiducia ed alle difficoltà economiche che s’intravedono cupe all’orizzonte, dobbiamo salvaguardare fin d’ora i meccanismi della democrazia partecipativa e deliberativa dalle tendenze all’iper-semplificazione di certi ambienti ove si parla troppo spesso di “riforme” costituzionali.







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 17 novembre 2008 - 2831 letture

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