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Passaggio in India al teatro La Fenice

4' di lettura Senigallia 15/11/2008 - Mai rappresentato in Italia fino a oggi, giovedì 20 novembre in scena al Teatro La Fenice di Senigallia, “Passaggio in India”, regia di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi e Giulia Lazzarini. L’urto attuale di culture e mondi morali diversi nello straordinario ritratto di E.M. Forster, nell’adattamento di Santha Rama Rau per il teatro,  “Passaggio in India” è il secondo appuntamento della Stagione di teatro, musica e danza 2008-09 di Senigallia (Marche – AN). Inizio alle 21. 

Presentato in prima assoluta il 25 ottobre al Metastasio di Prato e mai rappresentato in Italia fino a oggi, giovedì 20 novembre arriva anche al Teatro La Fenice di Senigallia, “Passaggio in India”, secondo appuntamento della Stagione di teatro, musica e danza 2008-09 di Senigallia (Marche – AN). Inizio alle 21. “Passaggio in India” è l\'adattamento teatrale che la scrittrice Santha Rama Rau fece dell\'omonimo romanzo di Edward Morgan Forster (del 1924), con l’approvazione dello stesso autore.


Centinaia e centinaia di repliche seguirono dal 1960 in poi, compresa Broadway, e da allora questa piéce è la base per adattamenti televisivi e cinematografici. L’arrivo in Italia si deve dunque a Federico Tiezzi e Sandro Lombardi che grazie al sostegno di Teatro Metastasio Fondazione - Stabile della Toscana, hanno lavorato al testo occupandosi della traduzione in italiano e della drammaturgia, oltre che impegnandosi rispettivamente come regista e interprete. In particolare Federico Tiezzi torna a uno dei suoi autori prediletti, dopo aver realizzato, proprio di questo romanzo, una serie di letture radiofoniche alcuni anni addietro. La storia teatrale di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi è legata da decenni di lavoro comune e fianco a fianco, un sodalizio prima denominato \"Il Carrozzone\", poi \"I Magazzini\" e infine \"Compagnia Lombardi-Tiezzi\". Una Compagnia che ha segnato un momento significativo nell\'evoluzione del Nuovo Teatro Italiano, distinguendosi per la continuità di un lavoro di ricerca e innovazione. Riprendere oggi in mano un testo come “Passaggio in India”, al di là della sua straordinaria efficacia drammaturgica, costituisce uno spunto di riflessione importante sullo \"scontro di civiltà\", permettendo al teatro di ritrovare il suo carattere civile e la sua vocazione politica.


Il romanzo di Forster segue infatti le vicende di due donne inglesi negli anni venti, Mrs Moore e Miss Adela, che visitano l’India nella speranza di capirne gli usi e le complesse tradizioni. A introdurle e aprire loro l’autentica India con le sue contraddizioni e la sua anima multiforme sarà un giovane medico musulmano, il dottor Aziz. Attraverso questo incontro pur animato dalle migliori intenzioni, Forster ritrae con finezza di sguardo le opposte e complementari tensioni tra due mondi, due culture, due società il cui conflitto è inevitabile dati i pregiudizi che animano i loro rispettivi mondi, ma dato anche il colonialismo che ne regola i rapporti. Il centro drammatico dell\'opera consiste in una gita alle grotte Marabar. Una volta dentro, al buio, in un calore soffocante, sola con Aziz, Adela si convince di aver subìto un\'aggressione sessuale. Aziz viene accusato, imprigionato e infine processato. Durante il processo, Adela si rende conto che è stato tutto una sorta di allucinazione. Ritira l\'accusa, nella disapprovazione generale degli inglesi, che la abbandonano a se stessa. “Il fatto contingente – spiega Sandro Lombardi nelle note di scena - non è solo un\'invenzione narrativa di grande efficacia, è anche simbolo di una vicenda interiore, a sua volta metafora di due visioni della vita. Da una parte la convenzione e dall’altra la libertà, da una parte l’intelletto dall’altra il cuore (ragione e sentimento?).


L’urto di due mondi morali, messi a fuoco anche geograficamente e sociologicamente, oltre che psicologicamente, si conclude non con una ritrovata armonia ma col fallimento degli incontri: resta da parte di tutti un impetuoso sforzo per conoscere l’altrui sconosciuta identità: spirituale, morale, fisica, sociale”. Una storia ancora prepotentemente attuale su cui c’è ancora molto da riflettere. Gli interpreti in scena sono Sandro Lombardi (Mr. Fielding), Graziano Piazza (Dr. Aziz), Giulia Lazzarini (Mrs. Moore), Debora Zuin (Miss Adela Quested) e in ordine di apparizione Massimo Verdastro, Giovanni Franzoni, Sandro Mabellini, Silvio Castiglioni, Daniele Bonaiuti, Ciro Masella, Christian Amansi, Aleksandar Karlic, Andrea Carabelli. Le scene sono a cura di Francesco Calcagnini, i costumi di Giovanna Buzzi e le luci di Roberto Innocenti. La Stagione di teatro, musica e danza 2008-2009 di Senigallia è realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), Amat, Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci), in collaborazione con Festival Adriatico Mediterraneo e For.Ma (servizi). Info 393.9567505






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 15 novembre 2008 - 4418 letture

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