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Barbara: un agricoltore scrive a Berlusconi per la crisi del settore

4' di lettura 12/11/2008 - Aveva già dato alla stampa locale, un paio di mesi fa, una lettera in cui illustrava le problematiche dei lavoratori agricoli, il sig. Imerio Carletti, agricoltore di Arcevia e Barbara. Introdotta da una presentazione del sindaco Raniero Serrani, la lettera è stata inviata in questi giorni direttamente al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Serrani sottolinea che “anche il reddito per questi nostri agricoltori è un’importante problematica attuale. Una delle nostre ricchezze è la varietà dei colori dei nostri campi coltivati. Per me dare dei contributi per tenere le terre a riposo (non coltivate) è un danno sia economico che di immagine ed impatto ambientale.” Espone inoltre una propria idea, chiedendo un parere al Presidente: “Da diverso tempo ho in mente di creare a Barbara una cooperativa di agricoltori, che tramite la loro produzione di grano si arrivi al prodotto finale (pasta), e direttamente al consumatore; questo anche per avvalorare il nostro prodotto locale.”


Il sig. Imerio Carletti, nella sua lettera, illustra “la grave crisi con cui è alle prese la nostra categoria. L’attuale prezzo del grano è di € 27,00 al quintale contro i 50,00 di un anno fa; i concimi oggi costano € 70,00 al quintale contro i 34,00 dello scorso anno […] Fino allo scorso anno nella nostra regione si coltivava la barbabietola da zucchero, che ha aiutato molto a far quadrare i conti delle nostre aziende […] Questa coltura è venuta a mancare perché, come Lei signor Presidente saprà, sono stati regalati all’Unione Europea milioni di euro per chiudere molti zuccherifici; tra di essi anche quello jesino, Eridania Sadam. Ora, a causa dei prezzi, noi non sappiamo più neanche quale coltura seminare. Stiamo invece pensando di lasciare i terreni sodi e di non coltivare più nulla, perché alla fine ci rimettiamo e a guadagnarci sono soltanto i grossi commercianti che si arricchiscono. […] A me dispiace molto aver lavorato una vita e di non contare nulla per ciò che abbiamo prodotto anche per la collettività. Ma Lei, signor Presidente, quando si siede a tavola a mangiare ha mai pensato di non trovare né pane né pasta né carne né verdura? E se anche avesse milioni di euro o tonnellate d’oro ma non trovasse le materie prime necessarie per la produzione dei cibi, cosa ci farebbe con quella ricchezza? Niente. Si morirebbe di fame e allora Le dico che nelle nostre mani abbiamo l’oro della terra, perché ci consente di vivere a tutti.


[…] Noi agricoltori stiamo andando male, ma collegate a noi ci sono altre categorie. Se non guadagniamo qualcosa, non spendiamo nelle attrezzature necessarie per il nostro lavoro, e molte persone impiegate nella produzione di mezzi agricoli rischieranno il posto. Ma che sistema di mercato è questo? Da una parte aumentano i prezzi all’acquisto senza che nessuno li controlli, dall’altra diminuisce il valore delle nostre coltivazioni senza che nessuno si renda conto del danno che ci procura. Questo sarebbe il libero mercato? Come tanti agricoltori, con la ripresa dei prezzi dei cereali che ci aspettavamo da un po’ di tempo, lo scorso anno ci siamo azzardati ad effettuare alcuni investimenti. Ed ora come facciamo se il grano non torna ai 45-50,00 € di un anno fa? Ci prenderanno tutto le banche. Penso che il governo debba e possa fare qualcosa. Caro Presidente, ho fiducia in Lei che è una persona molto intelligente e che stimo moltissimo; Le chiedo di informarsi sulla situazione in cui versa gran parte dell’agricoltura oppure venga nelle nostre campagne a parlare con chi lavora la terra, e a conoscere direttamente i nostri problemi. Anche noi facciamo parte della famiglia italiana. Ancora una volta le chiedo di non far arricchire soltanto i grossi commercianti, che vedono passare davanti ai propri occhi i prodotti della terra senza neanche toccarli. Le chiedo che si dia un po’ di valore e di dignità al nostro lavoro, e che siano apprezzati anche i nostri prodotti, soprattutto nel confronto con ciò che si compra”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 12 novembre 2008 - 2502 letture

In questo articolo si parla di attualità, comune di barbara, barbara, Silvio Berlusconi





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