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A tutte le \'maestranze\' di Cittadinanza Fattiva

2' di lettura Senigallia 08/11/2008 -

Qualcuno avrà già dimenticato quel 26 di ottobre, e qualche altro invece lo rammenterà ancora per la fatica e qualche dolore articolare riacutizzatosi, altri ancora lo avranno archiviato tra i loro ricordi di cui andare orgogliosi.
Da parte mia, non posso dimenticarmene facilmente, perchè rientra in un mio itinerario quasi quotidiano di \"perlustrazione\" cittadina.

 



Anche quest\'oggi pomeriggio, imboccando la breve discesa del sottopasso Perilli lato città, intravedo verso il centro di questo, un assembramento di persone. Ho pensato subito si trattasse dei writers che stavano affrescando come promesso.
Poi, avvicinandomi e vedendo che una di queste indossava un giaccone color arancione fluorescente, mi ha fatto balenare l\' idea si trattasse di un qualche intervento di emergenza per un qualche incidente o persona che non si sentisse bene. Fortunatamente non era così.

Addentrandomi ho potuto vedere che ai due lati del corridoio erano stati posizionati quattro tavoli, intorno ai quali erano seduti ed indaffarati una quindicina di persone. Avvicinatomi ancora, ho potuto osservare che stavano, ognuno di loro, elaborando lavori artistici, che come riportato sul manifesto appeso con nastro adesivo, per non rovinare il nostro lavoro di ripulitura, facevano attività ricreative, giocando con l\' arte, allietati da note musicali.

Erano gli ospiti diversamente abili che Zelig segue quotidianamente con passione e che oggi per loro divago e forse nel contempo per risvegliare nei cittadini il problema della diversità nell\' handicap, aveva scelto di portare nel sottopasso pedonale Perilli.

Mi sono soffermato solo per poco, giusto il tempo di due parole con il fotografo del C.A. e di ascoltare l\' autista del pulmino che ritornava a riprendere questi artisti, e che li sollecitava perchè preoccupato di aver lasciato il mezzo in divieto di sosta, quindi con il rischio di essere multato.

E\' stato solo allora, che pensando alla possibilità di una multa a chi si presta a risolvere problemi di natura sociale, mi sono sentito maggiomente orgoglioso di aver partecipato a Cittadinanza Fattiva per ridare alla città, in maniera tangibile, questo corridoio che come ho potuto toccare con mano, fino ad ieri non si sarebbe preso neppure in considerazione, per questo tipo di utilizzo.

Certo, un pochino più di luce avrebbe reso tutto ancora più bello,.... ma sappiamo che anche quella arriverà. Comunque ritenevo obbligo dividere con i miei \"colleghi\" questa piccola notizia, che sta a sottolineare concretamente, l\'utilità del lavoro svolto.






Questo è un articolo pubblicato il 08-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 10 novembre 2008 - 7695 letture

In questo articolo si parla di disabili, franco giannini, via perilli, sottopasso via perilli, cittadinanza fattiva, studio zelig





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