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Polo nord, il primo libro del senigalliese Igor Greganti

2' di lettura Senigallia 04/11/2008 - Polo Nord. La nuova terra dei “padrini” del Sud raccoglie due anni passati sulle strade di un Settentrione che deve fare i conti non solo con il “mafioso”, ma soprattutto con coloro che gli “permettono di esserlo”.

Si incontrano a Varese, nel Bergamasco, in una pizzeria sul lago di Garda o lungo la via Emilia.
Sono boss e gregari di Cosa Nostra, camorra e ’ndrangheta: insieme, controllano interi settori produttivi nel nord Italia, dai cantieri edili, alla manodopera da caporalato, e poi ancora piccole aziende ed esercizi commerciali, finendo nei night club.
E riciclano i “proventi” in altre imprese più grandi, in truffe finanziare, con il professionale supporto dei “colletti bianchi” del nord.
Così, mentre in televisione trasmettono le fiction su Riina e Provenzano, i boss di Cosa Nostra, camorra e ’ndrangheta, da anni, hanno attaccato anche la “celebrata” Padania.

\"La nostra ricerca – spiegano Fabio Abati e Igor Gregantiè nata mettendo semplicemente insieme alcuni fatti e, a poco a poco, si è trasformata nella voglia di dire, attraverso un lungo racconto, che ormai da molto tempo, o forse da sempre, la criminalità organizzata è un fenomeno che si è “globalizzato” in tutto il Paese. E non si può continuare a considerarlo un fenomeno ristretto dentro i confini di una sorta di folclore meridionale\".

Polo Nord cerca di smitizzare, chiarire, denunciare che l’Italia, che molti vogliono divisa, è in realtà unita dal denaro e dalle organizzazioni criminali, con la compiacenza di molte persone “perbene”.


Fabio Abati e Igor Greganti sono giornalisti professionisti. Abati lavora nella redazione di Odeon Tv, mentre Greganti per l’agenzia Ansa a Milano.
Nel 2006, hanno realizzato La Leonessa e la Piovra, un’inchiesta filmata sulle mafie a Brescia, presentata al premio giornalistico televisivo “Ilaria Alpi”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-11-2008 alle 01:01 sul giornale del 04 novembre 2008 - 4023 letture

In questo articolo si parla di libri, cultura, mafia, Selene Edizioni, Igor Greganti, Fabio Abati





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