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Bike-sharing: il servizio non è per tutti. Anzi sì.

2' di lettura Senigallia 26/07/2008 -

Aumentano le segnalazioni di cittadini che hanno richiesto le chiavi per le biciclette comunali del Bike-sharing e che hanno visto la propria richiesta rifiutata dall\'Ufficio Relazioni con il pubblico del Comune di Senigallia.
Ora però avere la preziosa chiave è molto più semplice.



Prendiamo l\'esempio di un cittadino che voglia usufruire del servizio \"C\'entro in bici\", il servizio che permette l\'uso condiviso di biciclette comunali attivato lo scorso anno dal Comune, un cittadino che non risiede a Senigallia, che non è un turista, che non svolge un lavoro nel territorio comunale, ma comunque un cittadino che si reca spesso a Senigallia, e soprattuo un cittadino motivato a contribuire alla sostenibilità del traffico, sensibile al problema dei parcheggi e dell\'inquinamento, e che pensa al servizio come ad uno di quei tanti piccoli gesti che possano migliorare la qualità della vita.


Questo cittadino però all\'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) si è sentito dire che la residenza in territorio comunale è un requisito indispensabile. Il cittadino ringrazia e saluta, ma la stranezza della risposta in fondo non lo convince: \"che vantaggio ci sarebbe nel restringere un servizio a persone che abitando a Senigallia quasi sicuramente sono già dotati di bicicletta propria?\".


\"Sicuramente si è trattato di un equivoco\" pensa il nostro cittadino, e torna per farsi dare il disciplinare che regolamenta il servizio, ma anche stavolta, regolamento alla mano e dopo una spiegazione più dettagliata, il cittadino risulta non avere i requisiti e se ne va senza chiave.



A questo punto abbiamo girato questa domanda a chi ha realizzato il servizio di Bike sharing: \"È ovvio che si è trattato di un disguido, poiché l\'Amministrazione Comunale ha tutto l\'interesse a fare in modo che cittadini che vengono da paesi limitrofi possano usufruire come gli altri del servizio\", rassicurano prima Simone Ceresoni, Assessore alla Mobilità, e Paolo Mirti poi, dirigente dei servizi generali tra cui l\'URP. \"Probabilmente si è trattato di un caso in cui si è applicato troppo alla lettera il regolamento, ma il nostro obiettivo è che finché ci siano chiavi disponibili il servizio possa essere allargato\". Mirti e Ceresoni hanno quindi annunciato una circolare interna per fare in modo che le chiavi siano distribuite a tutti coloro che ne facciano richiesta.


Il caparbio cittadino ha continuato ad avere fiducia nelle istituzioni, e, alcuni giorni dopo, si è recato per la terza volta all\'URP dove la sua richiesta di poter entrare in possesso di una chiave è stata soddisfatta.


Il servizio di bike-sharing a Senigallia sta riscontrando un buon andamento, e rientra in un progetto a respiro nazionale: sul sito www.centroinbici.it si trova l\'elenco delle città italiane che svolgono lo stesso servizio, e nelle quali è possibile usufruirne con un\'unica chiave in dotazione.






Questa è un'inchiesta pubblicata il 26-07-2008 alle 01:01 sul giornale del 28 luglio 2008 - 9706 letture

In questo articolo si parla di politica, senigallia, bike sharing, laura biagetti, biciclette





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