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Domani i funerali di Stefano Barbato

stefano barbato 3' di lettura Senigallia 16/07/2008 - La notizia della scomparsa di Stefano Barbato, rappresentante di materiali edili di 43 anni, ha sconvolto Senigallia.

Un incidente tragico e sfortunato quello che lunedì sera ha spezzato la vita di Stefano Barbato. Il giovane rappresentante edile appena sfiorato da un\'auto, mentre di corsa attraversava la strada per ripararsi dalla grandine, è caduto battendo mortalmente la testa sul marciapiede. Barbato è ricordato da tutti come un ragazzo pieno di grinta e voglia di vivere. Anche per questo lo sconforto per la perdita di un amico e di un parente è ancora più difficile da accettare.



Stefano Barbato, sposato e padre di una bambina, era conosciuto in città anche per la sua passione sportiva. Per anni infatti ha militato in varie squadre di calcio della Uisp ma era anche un appassionato di tutti gli sport estremi. Nel lavoro poi, oltre al suo impiego principale come rappresentante, Barbato da qualche tempo era anche titolare del Sailor\'s, il ristorantino sulla spiaggia sul lungomare di Ponente, dove lavorava anche il fratello Massimo come pizzaiolo.



Stefano era una persona estremamente vitale, non mollava mai -ricorda tra le lacrime Renzo Giovanetti, titolare della Carrozzeria Adriatica, tra i migliori amici di Barbato- lo chiamavamo “toro” perchè era sempre attivo, vitale e pronto a cimentarsi in tutti gli sport. Una persona sincera e leale, un vero amico”. Stefano per anni infatti ha giocato fianco a fianco con Renzo nel campionato di calcio aziendale Uisp proprio fra le file della Carrozzeria Adriatica. Due amici dentro e fuori dal campo. Da qualche tempo poi Barbato indossava la maglia dell\'Us Vallone. “Stefano amava tutti gli sport in generale e proprio per domenica c’eravamo iscritti insieme ad un torneo di Beach Tennis, una delle sua passioni -continua Giovannetti- Stefano praticava però anche tutti gli sport più estremi, come il rafting, fino agli sport da spiaggia. Stefano era per tutti noi un punto di riferimento e adesso tutto è finito in un attimo. È bastato un maledetto marciapiede. Lo conoscevo troppo bene e questa mancanza è un pugno allo stomaco”.



Il dramma per la tragedia di Barbato è però duplice. Non riesce a darsi pace per l\'accaduto neanche l\'investitore di Barbato, un trentenne di Castelferretti residente nella stessa via dove intorno alle 20 di lunedì è avvenuto l\'incidente. L\'uomo, alla guida di una Land Rover, si è trovato davanti il senigalliese che stava correndo per raggiungere la sua Bmw parcheggiata nel lato opposto della carreggiata e nel tentativo di frenata lo ha sfiorato. Tanto è bastato per fargli perdere l\'equilibrio e cadere a terra battendo il capo sul marciapiede. Barbato è stato subito soccorso dai sanitari della Croce Gialla ma le sue condizioni sono apparse subito disperate tanto che è spirato durante il trasporto in ospedale. La salma di Barbato, ora all\'obitorio di Torrette, sarà trasferita domani dall\'impresa funebre Mori di Senigallia direttamente in Cattedrale dove alle 15,30 si terranno le esequie.








Questo è un articolo pubblicato il 16-07-2008 alle 01:01 sul giornale del 16 luglio 2008 - 7606 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli, riccardo silvi, calcio, stefano barbato, carrozzeria adriatica





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