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Al Panzini presentati i dati del turismo di Senigallia e Provincia

5' di lettura Senigallia 02/07/2008 -

E\' stata presentata all’Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia la ricerca commissionata dalla Camera di Commercio di Ancona dedicata allo “Sviluppo Economico” e realizzata da Gianluca Goffi. La presentazione è stata organizzata dalla Federazione Provinciale dei Maestri del Lavoro insieme allo stesso Istituto Panzini.



Il settore turistico raccoglie poco più di 2mila imprese nella provincia di Ancona (circa il 4% del totale imprese e del valore aggiunto). Le strutture ricettive \"tradizionali\" continuano a costituire la struttura portante dell\'offerta del settore, ma le tendenze in atto sembrano andare verso una certa diversificazione. Gli occupati si concentrano nei mesi estivi, per le assunzioni il picco è a giugno. Alle professioni del turismo, spesso stagionali, accedono soprattutto alcune specifiche categorie di lavoratori: donne, stranieri e giovani; vi è un\'alta incidenza dei contratti a termine (90,8%, mentre per il totale settori è del 77,5%).


La provincia di Ancona è meta di un turismo soprattutto balneare: l\'85% delle presenze sono costituite da turisti nazionali nella provincia di Ancona e concentrate nei mesi estivi; il primo posto è occupato dalla Lombardia (116mila arrivi); seguono Lazio ed Emilia Romagna (67mila), Veneto e Marche (circa 43mila). Le principali motivazioni che spingono i vacanzieri italiani nella provincia di Ancona sono: visitare le bellezze naturali, l\'ospitalità di amici, il relax e gli interessi enogastronomici. Il consiglio degli amici è il principale canale di influenza per le vacanze nella provincia di Ancona (per ben il 45% del campione); il secondo canale (21%) è l\'esperienza personale, questo fa capire come sia importante l\'accoglienza e la fidelizzazione del turista. E\' in aumento nel medio periodo il numero di stranieri che giungono nella provincia di Ancona (+25,7% in questi primi anni Duemila), con una crescita dell\'8,4% delle presenze. Sono Germania (19.051), Regno Unito e Francia (9mila circa), Polonia e Svizzera (circa 6mila), le nazioni dalla quale provengono il maggior numero di turisti.



La provincia di Ancona nel 2006 è al primo posto nelle Marche per numero di arrivi (quasi 700mila) ed è anche quella che nel medio periodo presenta gli aumenti più elevati degli arrivi (+18,7%) e anche delle presenze. La zona costiera costituisce la grande maggioranza dell\'offerta ricettiva provinciale con l\'83% dei posti letto (61.627 su 73.822), seguita dalla zona collinare con il 13% e da quella montana; è la zona montana e le località classificate come storico-artistiche a mostrare gli aumenti più elevati nel medio periodo dei flussi turistici. Senigallia si conferma come la realtà più importante per il turismo provinciale, con oltre 30mila posti letto, segue Numana con 17mila. Senigallia, con circa 1 milione di presenze, precede Numana (240mila in meno) ed Ancona (quasi 600mila in meno). Considerando le principali località balneari della regione, Senigallia insieme a San Benedetto del Tronto, Gabicce Mare e Pesaro risulta ai primi posti nelle Marche per numero di posti letto alberghieri totali; per i complementari Senigallia e Numana sono ai primi posti nelle Marche. San Benedetto del Tronto e Senigallia sono ai primi posti nelle Marche per numero di arrivi totali (intorno ai 150mila). Sono intorno al milione le presenze a San Benedetto del Tronto, Senigallia e Pesaro, 700mila circa a Fano, Numana, Gabicce Mare e Porto Recanati; ad evidenziare le variazioni di segno positivo più significative sono state Grottammare, Pesaro e Senigallia (tutte oltre il 10%). Quindi i dati per Senigallia sono confortanti: è ai primi posti nelle Marche fra le località balneari come posti letto alberghieri e complementari, come numero di arrivi e presenze, che come incrementi di arrivi e presenze che come utilizzazione strutture. Ciò non toglie che problemi possano esserci, poiché i dati statistici aiutano ma servono poi indagini sul campo, se ci limitiamo ai dati statistici rimaniamo solo in superficie.



Concludendo, ognuno dei comuni della provincia offre spunti di interesse dal punto di vista qualitativo e quantitativo: nell\'intero panorama nazionale sono poche le zone che possono contare su un litorale turisticamente sviluppato a distanza così contenuta da tanti luoghi di interesse storico e artistico. Le potenzialità turistiche locali sono notevoli e al momento solo in parte sfruttate: questi territori offrono percorsi inediti fra mare, natura, artigianato, enogastronomia, storia e tradizioni. Di questi fattori, il primo è al momento quello maggiormente sviluppato: ciò può essere dovuto anche ad una sorta di separazione fra litorale ed entroterra, separazione che va superata se vogliamo assumere un ruolo primario nel turismo. Il turismo culturale è un fenomeno che in questi ultimi anni, nell\'ambito dell\'industria turistica in generale, sta riscuotendo sempre maggior attenzione e successo: non va sottovalutata la grande opportunità in termini di reddito e di occupazione che il patrimonio storico-artistico può offrire. In questo contesto si inserisce il turismo religioso, un\'importante occasione di sviluppo e di diversificazione dell\'offerta locale per la provincia di Ancona, soprattutto se si collegano i luoghi sacri ad altri fattori di interesse culturale (enogastronomia, artigianato, architettura, ecc.) e paesaggistico. Anche il turismo balneare, core-business del turismo provinciale, si sta rapidamente evolvendo in un insieme di esperienze che includono non solo il piacere del mare, ma anche la cucina tipica, l\'artigianato locale, il contesto storico-culturale e l\'archeologia: gran parte dei turisti non cercano più soltanto spiaggia e sole. Quello degli investimenti è il problema più importante del turismo locale: anche quei turisti che cercano fondamentalmente spiaggia e sole, esigono \"spiaggia e sole di qualità\". Qualità e investimenti sono i due fattori che possono far fare un salto in avanti al nostro turismo, insieme ad una sempre più stretta collaborazione fra pubblico e privato e fra settori.


La ricerca può essere scaricata dal sito www.an.camcom.it, nella sezione in “Statistica e Studi\".




da Maestri del Lavoro
Federazione di Ancona






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-07-2008 alle 01:01 sul giornale del 02 luglio 2008 - 1740 letture

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