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Negozi chiusi la sera e lungomari separati, le prime proteste estive

porto senigallia 3' di lettura Senigallia 16/06/2008 - L\'assalto del popolo del Caterraduno, che ha invaso Senigallia per il raduno dei fan della trasmissione di Radio Due, è stato il primo test ufficiale in vista dell\'arrivo dell\'alta stagione. E i primi nodi vengono al pettine. I turisti hanno lamentato i negozi chiusi di sera mentre gli operatori turistici non accettano più la \"separazione\" dei due lungomari.

Ai problemi strutturali si aggiunge anche la \"sciagura\" del tempo incerto e nuvoloso che ha frenato le uscite dei turisti. Dal canto loro i primi avventori della spiaggia di velluto hanno lamentato anche la mancanza di servizi \"alternativi\" come la chiusura serale dei negozi. In molti infatti avrebbero gradito il piacere di dedicarsi allo shopping serale per le vie del centro storico, intervallandolo magari tra un concerto e l\'altro del Caterraduno. Un\'esigenza condivisa dalle associazioni di categoria che \"bacchettano\" i commercianti invitandoli a restare con le saracinesche alzate anche e soprattutto in concomitanza di eventi di particolare richiamo per la spiaggia di velluto.


\"I commercianti che hanno fatto la scelta di non tenere i negozi aperti la sera durante la settimana del Caterraduno hanno dimostrato poca sensibilità turistica -afferma il segretario provinciale di Confesercenti Paolo Luzi Crivellini- a loro discolpa però possiamo ammettere che il tempo non certo clemente ha disincentivato anche le uscite serali al di fuori degli appuntamenti del Caterraduno. Siamo solo agli inizi della stagione e certamente tutti gli operatori turistici si stanno organizzando per rendere perfetta l\'accoglienza in città\". \"Siamo solo a metà giugno e l\'alta stagione non è ancora partita -aggiunge il segretario di Confcommercio Riccardo Pasquini- le aperture serali dei negozi arriveranno presto, come è sempre stato. E\' chiaro che non possiamo imporre le aperture ai nostri associati ma tenere le saracinesche alzate in concomitanza di eventi anche all\'inizio di stagione denota particolare sensibilità\".


Oltre alle mancate aperture serali dei negozi, a preoccupare gli operatori turistici sono il brutto tempo che ha caratterizzato il mese di maggio e questo inizio di giugno, il problema del commercio abusivo in spiaggia e anche la chiusura del collegamento tra il lungomare di levante e quello di ponente dovuta ai lavori in corso al porto. \"Ormai non esiste più il collegamento pedonale tra i due litorali e questo è decisamente penalizzante per il turismo -chiosa il presidente di Asshotel Claudio Albonetti- chi risiede nella zona nord o sud non ha di fatto modo di accedere all\'altra zona, se non attraversando la statale o il passaggio a livello. Di fatto non c\'è più una passeggiata per arrivare fino alla zona delle barche e Senigallia si presenta come una città divisa in due dal porto. Questo non ci piace assolutamente\".


A rendere ancora più problematico l\'avvio di stagione, che grazie comunque al popolo del Caterraduno ha registrato una prima impennata degli arrivi, ci si è messo anche il maltempo. E i primi a risentirne sono stati gli operatori di spiaggia. \"Siamo a metà giugno e la stagione estiva non è ancora partita -lamenta il presidente del Gibas Enzo Monachesi- noi bagnini siamo quelli che subiscono maggiormente i danni del cattivo tempo. È chiaro che non è una colpa imputabile a nessuno ma sta di fatto che noi lavoriamo con i pendolari e con i bagnanti che vengono dall\'entroterra ma non c\'è il sole nessuno si sposta\".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-06-2008 alle 01:01 sul giornale del 16 giugno 2008 - 3803 letture

In questo articolo si parla di attualità, giulia mancinelli, lungomare, porto senigallia





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